di Paola Tassinari L’uomo civilizzato deve sentire di appartenere allo spazio e al tempo; deve pensare che ci sia dell’Altro oltre alla vita, noi oggi abbiamo un grande aiuto, siamo in grado di leggere e scrivere, e consapevolmente possiamo guardare avanti e guardare indietro, ma non ne siamo capaci, perché abbiamo perso il senso religioso della Prima Età dell’Uomo, cioè l’Età dell’Oro, siamo sempre più lontani da Dio, talmente lontani che possiamo solo volgerci indietro e recuperare quella Tradizione perduta. Il buon senso ci dice così: il mondo va a cicli, in certi inizi di ciclo vi è il buon grano, ( l’età repubblicana di Roma, poi dopo secoli orrendi e la caduta di Roma, un nuovo ciclo buono, con l’avvento del Cristianesimo, quando i monaci evangelizzarono e salvarono la conoscenza, poi di nuovo i secoli bui della lotta fra papato e impero, ma poi un nuovo inizio con San Francesco, Dante e le corporazioni del Medioevo ecc.) ma poi ci si allontana, dallo spirito iniziale, sia di tempo, di spazio, ma soprattutto mentalmente. I valori iniziali vengono sovvertiti, arrivano le rivoluzioni, che sono dei mutamenti radicali nella società, ma la rivoluzione è anche il giro completo della Terra attorno al Sole; quindi le leggi “cosmiche” ma anche lo studio della storia ci dicono che dopo la rivolta vi sarà un ritorno, un nuovo inizio buono, cercando di riacciuffare la Tradizione, ma attenzione, quest’ultima sarà ogni volta più lontana e forse verrà un tempo in cui la “modernità” non riuscirà più a riafferrarla. Oggi siamo in secoli bui, non materialmente, sto parlando dell’Occidente, ma poveri, anzi mancanti della Parola di Dio. Eppur si muove… la Chiesa, l’unico “sistema” che ha resistito nei millenni, si sta rinnovando, offendente pure la Chiesa, infangatela pure, ma è dalla Chiesa che quando tutto va in malora, arriva la vecchia, cara Tradizione. Ieri, Papa Francesco, la nuova Luce, ha fatto visita ai paesi vittima del terremoto, dicendo: “Non sono venuto prima per paura di disturbare”, un’umiltà che ricorda il poverello di Assisi, e ieri, non credo sia un caso, era il 4 ottobre giorno della Festa di San Francesco. E sempre ieri, la “regina scienza” che spesso nega l’esistenza di Dio, ha dato il Nobel per la Chimica a tre scienziati, David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz, che lavorano in un campo di ricerca molto complesso, che ha che vedere con il modo in cui la materia assume stati strani e imprevisti, dove la materia assume nuovi stati particolari, comportandosi in modi diversi da quelli classici… togliti il cappello dalla testa uomo moderno che Dio ne sa più di te.
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