Tenuta SANTINI: il Sangiovese è eccellenza quando il vino è arte e musica

Di Rimini si è detto tutto,dall’architettura all’arte, dal turismo alla cinematografia, dalla storia alla letteratura,dal teatro alle discoteche,dall’ antico Tiberio all’innnovativo Lungomare…ma due  parole sul vino mai. Parlo dei  media stranieri  che stentano a capire  come  una città illustrata da Federico Fellini, con una propensione per la danza capita e assecondata da Secondo Casadei possa avere gente  che invece di occuparsi della spiaggia si sia innamorata della campagna. Da abbracciare la terra quasi avesse  lo stesso fascino di un opera di Michelangelo  o la seduzione di una sirena. Nella zona di San Martino in XX avevo un amico ex difensore del Rimini e professore che dopo aver raggiunta la pensione invece di passare il suo tempo tra i suoi  libri lo trascorreva nella cantinetta sotto casa. Parlava con il vino come si parla ad un figlio. Ci siamo persi di vista. Ieri con mio figlio Cristiano abbiamo partecipato ad un incontro tra un mitico vignaiolo che la cultura ha lasciato al suo primo amore dove è nato.Una culla intrecciata di tralci e pampini con un materassino fatto dalla nonna con i cartocci di spighe di grano turco: la ricchezza contadina di Romagna. Siamo arrivati alla tenuta con la stessa  sensazione di trovarmi in un aula di Agraria quando ho visto il re del vino impegnato nella lectio magistralis sulla storia della tenuta Santini.Indispensabile amore e passione per raggiungere risultati di livello da tradursi in sacrifici,accuratezza e l’attenzione  per meritarsi il titolo di operatori e docenti del nettare di Bacco.Una vite prima che posssa dare risultati ha bisogno di tempo: una ventina di anni e a quarantanni va in pensione.Un monte crediti che passa dai nonni ai nipoti: un controsenzo con la cultura di oggi del tutto e subito.Purtroppo un infamia che si è inserita anche in questo mercato. E’ di pochi  anni fa la scoperta la scoperta di una fabbrica del ino.Un bell’incontro questa presa di contatto tra la politica europea e la nostra amata terra di Romagna. Vedere l’amore , l’attaccamento alle tradizioni con una dim conoscenza ostrazione pratica dei prodotti genuini di Romagna, un ritorno nel tempo.La vinificazione è arte,con i vari passaggi dalla fermentazione ai tini di legno prezioso: casse forti di una durata massima di due anni per non perdere la capacità  del profumo nella maturazione.Tra i figli ne ho uno che conosce bene il vero valore del vino: un corso di tre anni per avere la qualifica di sommelier.Non si occupa di vino. Il vino bisogna amarlo e deve essere buono.Mi ha fatto veramente piacere osservare   la candidata  al parlamento europeo. E’ giovane e l’ho vista molto attenta interessata  allo sviluppo e felice per aver conosciuto questo aspetto di Rimini. Occorrono politici così: onesti e preparati a stretto contatto  con realtà che devono sostenere in Europa.Molto impegnata per la difesa della donna:Roberta Mori, sindaca di un paese vicino a Reggio Emilia. E’ nella lista del PD: è la persona che conta. Sono gli uomini che  rinnovano la politica: non la dottrina.Arrivata in ritardo ha espresso subito il suo parere: Una meraviglia questa terra. Sia gloria a Dio.      Fiorello Paci

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