Le ultime curve più difficili di questa corsa a tappe, affrontate oltre i limiti rischiosi dell’impossibilità con l’unica certezza di arrotolare la speranza e una vittoria in uno strapiombo a bocca spalancata.Per la fame di una cultura non richiesta da una società assetata di consumi, stupita da imprevisti vestita di casualità: una società come il miglior spartito da forza del destino.Ma al di sopra del fato la costante e serena presenza di Dio.E’ da Lui che parte l’energia dello lo Spirito per raggiungere la vetta più alta della prima parte dell’ anno tutto in salita: un arco di sei mesi da poter scoccare dall’alto una freccia vincente lungo le discese della seconda parte di quest’anno anno trascorso a doccia fredda arbitrariamente calda senza meteo telecomando. Una freccia con una scritta: 2018 eccomi. L’anno smeteo. Osservare dall’alto il mondo è sempre bello al sorgere del sole o quando tramonta: ascoltare il vento che sussurra la luna che ascolta, il tempo che passa alla prime luci di Venere e di Sirio, stelle che addolciscono la giornata che si chiude con la buona notte che Dio ad ogni creatura. E’ l’ora preferita del filo d’erba che si ripiega su stesso aspettando la luce e la pace del primo sole dormendo nell’amore di Dio. Dall’alto il mondo è poesia: il momento più bello dopo la conquista del gran premio. Piantare sulla cima l’ alpen stock .Una F verde su fondo bianco: l’iniziale di Francesco, di FB, di Fiorello alla guida di questo piccolo quotidiano sulla cresta dell’onda dal 2015. Un giornale libero, un pensiero con le vele al vento, l’unico motore che muove le vele del giornale IL VELIERO.Il bello e il buono per costruire, per testimoniare chi ci vive, chi alimenta il Bene, risultante dell’insieme bello buono. Ieri Francesco di Assisi oggi il nocchiero della Chiesa di Cristo redentore a braccia aperte sulla Croce.Francesco Bergoglio. Un pensierino lo merita anche il romagnolo Francesco Baracca che riusciva a zittire con il suo volo le mitragliatrici austriache sul Monte Grappa.Una F speciale quella di FB che io ringrazio a cuore aperto per avermi fatto spiccare sul Web questo giornale assieme a Google. Non ringrazierei, ringrazio: recentemente ho notato degli screzi. Mi spiace io ignoro queste cose: io scrivo.Prendo atto di cosa ho ricevuto, sono certo di aver dato tutto ciò che avevo: fedeltà a FB. La F di Fiorello, autore e responsabile di questo Web pensiero, una carezza per i miei genitori che leggono dall’alto. Un incoraggiamento per i miei figli,regalo l’articolo di oggi,fiore per Cristiano che compie gli anni,un saluto per chi mi sorride,per chi scrive come la penna di Ravenna: Paola Tassinari. Per chi mi legge costantemente o quando può.Un giornale sollievo, un giornale Speranza. Un giornale inno di gioia, una carezza di serenità. Scritto sul cielo riflesso sull’acqua: scritto con il cuore sulla vetta come l’attuale. Dal mare chi lo leggerà stasera. Fiorello Paci