Stato, Società,Famiglia noi i protagonisti di scuola e cultura…la scoperta stando con i giovani…

….e  frequentando un’ amica.L’articolo più impegnativo da quando scrivo e sicuramente con la certezza di poterlo affermare con la sicurezza di che crede nella forza dello Spirito Santo. Ho avvertito solo l’impegno di doverlo comunicare. Oggi la patologia che affligge il nostro modo di pensare è l’aspetto peggiore  dell’attuale periodo storico in quanto ci impedisce di uscire da uno stagno di cui siamo solo noi gli artefici e i protagonisti con l’aggravante che addossiamo agli altri ogni responsabilità.Questo il richiamo di questo messaggio dicembrino:e vorrei esprimerlo con l’amore fraterno da poterne trarre un insegnamento prima sul piano personale da poterlo trasmettere a ciascuno di voi testimoniandolo. Le prediche valgono poco: uno dei degli insegnamenti del precedessore di Papa Francesco.E’ verissimo.Dobbiamo renderci conto che il cambiamento dipende solo da ciascuno di noi: una questione di scelta con una partecipazione attiva della nostra mente ad essere più buoni e meno egoisti.E’ l’egoismo che blocca e giustifica rovescidando sugli altri la nostra indolenza. Inutile aspettarsi dalla politica la possibilità di un cambiamento radicale se non capiamo che dipende solo da noi.I giovani scappano dall’Italia perché li cacciamo noi:a volte facciamo soffrire chi ci sta vicino senza avvertirne il bisogno di capirne il motivo rovesciandolo sui cambiamenti climatici o sulle cattive notizie.Sono un osservatore attento e non sarebbe difficile cogliere subito il disagio degli altri da evitare certi atteggiamenti dovuti esclusivamente ai nostri bisogni difformi da quelli di chi si trova accanto a te dove lavori s, storia tudi o riposi.E’ il nostro quotidiano che fa cultura,stato e società, storia: siamo solo noi i veri rivoluzionari, gli attori di questo sistema che addossa tutto agli altri per questi disastri evidenziati inn modo spropositato dai telegiornali.Le nostre coscienze i laboratori. A volte come giornalista mi lascio andare criticando il sistema e chiedo scusa …le cose che  ho scritto le vivo giorno per giorno stando con i giovani. Vicino al loro lavoro e mi accorgo che hanno imparato bene da noi a rovesciare sugli altri e poco propensi a cercare in se stessi la soluzione di questo disagio generale. Me ne sono accorto conversando con un amica della nostra propensione a giustificare. A me piace veder sorridere chi mi sta vicino e se soffre non debbo pensare al freddo o al caldo: siamo noi calore o gelo. Dobbiamo solo accorgecene       dell’energia del nostro cuore e della nostra mente: dobbiamo cambiare noi stessi se vogliamo bene agli altri- Cambiare noi per cambiare il mondo.  Fiorello Paci

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