…che San Paolo definisce “carne”. Mettendo subito in evidenza il valore della libertà. Immagino che si riferisse agli dei pagani con il suo invito ad uscirne. Ma ribadisce subito da non farne un cattivo uso della libertà per non farne pretesto per la carne: spiega che l’amore invece porta al servizio ” gli uni degli altri” Insiste che la Legge, ( i 10 comandamenti ) trova la sua pienezza in solo precetto:” amerai il tuo prossimo come te stesso”. L’amore è spiritualità: quando noi esprimiamo un desiderio saremmo felici di vederlo esaudito. Noi diventiamo protagonisti entrando nel cuore del fratello assecondandone la necessità, il bisogno senza riserve. Sempre San Paolo raccomanda e chiarisce: “camminate secondo lo Spirito enon sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne (siamo noi con gli istinti) ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate come vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Credo che avesse voluto dire che non ci sarebbe bisogno delle leggi. Quasi un automatismo con l’amore che vince sull’istinto. Vediamo quali potrebbero essere i desideri della carne nel nostro quotidiano messi in evidenza anche dal Cristo, luce di san Paolo. La nostra giornata può cominciare con la carne appoggiando il piede per terra:…”ma cosa sei una locomotiva…appena hai appoggiato la testa sul guanciale..fischiavi..sei un bell’elemento..lo voi o non lo voi ..ho fretta..quell’imbecille del Direttore..dice che arrivo sempre tardi…mi rispondi..vado..porta i bambini a scuola…ciaòòòò…Ma dove cazzo va st’omo tutto il giorno..per me sbattendo la porta. Questa mamma..ha offeso il marito frontaliero…ha sistemato il suo Direttore… non ha portato il caffè..ha imposto di accompagnare i figli a scuola..in pigiama. Appena alzata un bel 4 a….0. desideri della carne esauditi: lei felice di averle cantate al marito. E’ l’inizio della giornata:il marito con i bimbi a scuola, la macchina, che non s’accende, dei due il piccolo ha una bella chiazza di nutella sul grembiule…la Maestra borbotta…ma che razza di gente…un bidello che non vede…il marito che prende il trenino per un pelo…le imprecazioni dell’ultimo sul predellino..appena alla partenza…non è ancora arrivato in ufficio..che incontra l’Ispettore. ” E’ vero che arriva sempre in ritardo…dovrò tenerne conto..voglio parlare anche con sua moglie..le camicie si cambiano altrimenti le tolgo il contributo…Tralasciamo il lavoro di entrambi i genitori a parlottare durante le pause pranzo con i confidenti…”ma perchè non la molli…”..io, figurati io, non voglio mariti, l’avrei già lasciato..c’è la legge..fai la signora..a porta Ticinese c’è un ristorante..uno sballo..”nnon ti preoccupare…lo faccio…la riunione..c’è tutto davvero..vado che se passa quel bellone..s’arrapa…per fortuna oggi esco prima”..”dove vai…?”…” quello delle pentole che fico “…la chiudiamo qui..di Spirito neanche l’ombra..ma neppure in quelle chiese divise separate da panche e gelosie tra pie…tra parrocchie..tra frati e secolari tra eremiti santi ed eremi alberghieri..la carne fratelli..nelle imprecazioni…nelle invidie nei tranelli..di carne c’è n’e una macelleria stracolma senza un accenno..alla donna all’uomo. San Paolo sempre ai galati…dice che quando uno è in Cristo: ” Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perchè tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. Si avvicina Luglio..il mese di una canzone…” il bene che ti voglio”…la vita nostra ” non è solo canzonette”…è dura proviamoci..amicizia è bello…non posso prendermela se mi chiamo Fiorello Paci..Ciao !