Sarebbe bello vedere l’uomo d’oggi con gli occhi di Gesù uomo di ieri

Un’ambizione umana per essere vicini al bisogno reale  della gente,per capire per comprendere le differenze dovute al cambiamento di una lunga parentesi di 20  secoli.Non è un giorno di tempi normali, se poi dovessimo  considerare il tempo di questo 2020 con i cambiamenti improvvisi da un giorno all’altro l’articolo di oggi sarebbe già finito. Non sarebbe logicamente possibile capire il significato il valore di gesti  e  parole dopo tanto tempo.Pur tenendo conto di quanto possiamo disporre di quel tempo dalla storia, dai classici,e dai sacri testi del Vangelo e dei numerosi scritti dei profeti.Anche la tradizione orale  ha dato un bel contributo per i primi due millenni.Un arresto più che significativo determinante dovuto, più che imputabile al sopraggiungere delle immagini come testimonianza del tempo.Il nuovo modo di comunicare,che ha escluso tutto ciò che non era documentabile.Ed è risaputo che verba volant et scripta manent.Le parole volano e gli scritti rimangono. I Vangeli grazie al Cielo rimangono. Come rimangono per la didattica gli scritti di Socrate.Come sono sono rimasti per l’arte oratoria gli scritti di Cicerone.Altrettanto interessanti per la strategia militare e le competizione elettorali gli scritti di Giulio Cesare.Ragion vuole che se attraverso questi scritti abbiamo la certezza di tempi e luoghi e interessi che volevano lasciare per i posteri questi insigni autori perché  dovremmo mettere in dubbio il significato e le parole di quanto ci hanno raccontato Matteo  Marco Luca e Giovanni ? Nella lettura della liturgia cattolica con il Libro di Daniele si ricorda l’infamia della calunnia con il ricordo di Susanna mentre l’Evangelista Giovanni narra l’episodio dell’adultera.Presentata al Cristo dai farisei mentre insegnava al tempio poco tempo prima di andare a pregare nell’orto degli ulivi.Vicini al termine della sua missione conclusasi  sul monte Calvario.Sempre tra i monti per essere vicino al Padre.L’adultera stava per essere lapidata secondo la legge, secondo Mosè. Il  Cristo la salva e nell’accomiatarsi le ricorda di non farlo più per evitare il peggio.Lo ricorda  anche ad altri miracolati: lo ricorda anche a me.In quegli occhi del Cristo di ieri io vedo e scorgo gli stessi occhi di oggi…morire per gli altri. Gli altri siamo tutti noi. Noi per gli altri siamo solo noi …o abbiamo un attimo di amore,uno sguardo anche  per gli altri…ma ciò non toglie di tentare   di salvare chi ha scelto di gettarsi in un burrone…qualora non lo facessimo diventeremmo complici di un delitto davanti al Signore…aiutare in casi così e un rispondere al primo comandamento che li riassume tutti..Ama il prossimo tuo come te stesso…quanto leggo negli occhi di Gesù uomo di oggi..un abbraccio ai miei quattro lettori..alla family fb        Fiorello Paci…stasera diretta alle 21.

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