SanPaolo ai Corinzi rammenta che tutti noi abbiamo un tesoro in vasi di creta,vediamo

L’ex persecutore dei cristiani, precisa subito e lo ribadisce che la straordinaria potenza di questo tesoro appartiene a Dio e non viene dal’uomo. Lo spiega a chiare lettere:” In tutto , infatti,siamo tribolati, ma non schiacciati”.  Analizziamo questa prima considerazione dell’entusiasta predicatore del Cristo Gesù sfogliando il diario della nostra vita quotidiana di fronte allo specchio con il cuore in una mano e la coscienza nell’altra osservando una ad una le nostre tribolazioni. Tutte quelle che ci hanno segnato la vita , il cuore, i sentimenti,partendo dall’asilo ai nostri percorsi scolastici,da arrivare al primo schiaffo ricevuto, alla frecciata per un errore nostro da raddoppiare con la vendetta triplicando il primo sbaglio con una catena di errori.Cuore e coscienza:grandi tribolazioni, ma mai schiacciati se siamo ancora vivi per chieder perdono a Dio e a chi abbiamo mancato di rispetto per primi. Una spada sul cuore e siamo vivi e non schiacciati.”Siamo  sconvolti, ma non disperati”. Cacciati di casa, sfrattati,per la scomparsa del capofamiglia,i figli in età scolastica alle superiori dentro questo clima, creditori impietosi,amici insensibili al problema ma non all’interesse, “colpiti ma non uccisi” Ma questo perché abbiamo un tesoro dentro di noi, vasi di creta. Ma di che tesoro si tratta, di un lascito, di un conto in banca, di una vincita al lotto, di un principe azzurrogrigio, di una donna sogno…NOooooo! No.Portiamo Gesù crocifisso, il nostro corpo,” perché si manifesti nel nostro corpo la vita di Gesù…Lo dice San Paolo.”Sempre infatti,noi che siamo vivi,veniamo consegnati alla morte, a causa di Gesù,perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.Cosicché in noi agisce la morte, in voi la vita. E qui mi sembra di sentire in tutti voi ed in me un bel…AAAAAAAhhhhhhhhhh …credevo…San Paolo parla del suo martirio a Roma a causa di Gesù..e per noi parla di vita.Qui il cuore di questo articolo, la nostra indifferenza,le nostre fughe, la nostra incoerenza di cristiani all’acqua di rose:dobbiamo finirla di essere sempre bambini continuando a promettere e a ricadere…tanto ci sono gli eroi a causa di Gesù. Non è così amici miei, non stanchiamo Gesù che continui ad aspettarci dietro l’angolo per cambiare…osserviamo la gente che saluta e li ritroviamo il giorno successivo nei manifesti..negli ospedali…sulle carrozzelle.Dobbiamo partecipare anche noi, visto che le tribolazioni non ci sono mancate, a riconoscerle come dono di Gesù che non abbiamo capito ma non siamo stati schiacciati per il suo amore. San Paolo dice di aver detto quelle cose per lo spirito di fede per cui sta scritto: “Ho creduto, perciò ho parlato” e non so a quale passo si riferisse e prosegue..”anche noi  crediamo, ..(ci siamo tutti se vogliamo testimoniare Gesù nella vita) perciò parliamo, convinti che che colui che ha resuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche  noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi di Corinto e tutti noi italiani di Corinto.Ascoltiamo con tanto conforto e tanta speranza se crediamo..(…un mare di si a Gesù ) la conclusione di questo santissimo uomo travolto da Gesù sulla via di Damasco la mia Croce…” Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta ad opera di molti, faccia abbondare l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.Questo articolo, dei vasi di creta, al 99% appartiene a Dio, quell’uno % a Maria Grazia e al cronista di strada…coscienza e cuore il popolo in cammino con la Chiesa fuori delle sacrestie in vasi di creta…cretese..dite pure cretini…il prezzo dei vasi di coccio. Dio ci chi chiama. fiorello Paci.

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