SAN MICHELE ARCANGELO PER BRUCIARE I ROVELLI AUTUNNALI

I CALENDARI non dovrebbero servire soltanto per ricordarci le bollette da pagare o lavagna per non dimenticare gli appuntamenti con il dentista il dietista lo psicologo o l’incontro con il prof per le ripetizioni del figlio. I calendari sono degli autentici segnali per una vita serena per evitare tutti gli appuntamenti precedenti accumulati con i nostri rovelli autunnali. Le giornate si accorciano e con la luce artificiale si allungano i rovelli,i tormenti dell’anima creati dalla nostra mente. Non sono uno studioso di psicologia  per stabilire quanto possano influire sulla nostra mente per modificare gli automatismi del nostro sistema neuro spinale. Di fatto rilevabili soprattutto sull’alimentazione, provocando intolleranze o rifiuti a cose piacevoli. Vogliamo vedere di evitarli prima che diventino pericolosi capaci come sono di disattivare ritmi,  modi e tempi nel giro di qualche giorno rivoltando le proprie abitudini. Sono un giornalista che scrive alla giornata, con il pregio e il dono di osservare scrupolosamente tutto, minuto per minuto, memorizzando ciò che può condurre a soluzioni dei maggiori problemi attuali sull’alimentazione.Non sono pochi, troppi a farsi colpire da un sistema probabilmente studiato.Non disinteressato. Il polipo con i suoi tentacoli. Proviamo a dimostrarlo con esempi: le Cattedre dovranno solo prenderne atto.Faccio parte di un’associazione al servizio degli ultimi. E’ divisa a zone e gruppi:  i “nuclei” sono composti da soci di ogni estrazione dall’impresa alla professione formazione scuola. Un modello da trarre qualche indicazione alla società che stiamo portando avanti. Le riunioni settimanali in una quindicina di anni ci permettono di conoscerci anche sul piano alimentare terminando sempre con una cenetta preparata di volta in volta da un socio. Un fratello potrebbe essere un esempio per arrivare ad una considerazione da tenerne conto tra possibili tesi da approfondire. Buon appetito da sempre: una intolleranza alle carni di maiale e una quasi dipendenza da fumo da dichiarare.” appena sento l’odore anche di una briciola di carne di maiale sto male”. Non mi era mai sfuggito ogni suo atteggiamento che mi aiutasse a farlo star meglio. Aveva una ripulsa quasi ossessiva a indicazioni che riteneva sempre interessate ad autoritarismo.Ero quasi certo che volesse imporre un suo principio di libertà nel gruppo da vederlo problema se non venisse accettato. Considerato che era stata mia l’idea di una cenetta comunitaria, nei primi cinque anni preparavo anche la cucina. Il ragù il mio piatto forte. E’ chiaro che non adoperassi mai il maiale per l’amico che non lo tollerava. Nel 20o9 volli tentare di inserire un pezzetto di maiale senza problemi  la prima volta: era capo tavola e felice di stare assieme. La successiva lo accennai al momento di lasciarci: ha cambiato subito umore. “Se metti ancora maiale non mangio più il primo”. Ovviamente non l’ho rimesso, ma il primo l’ha saltato più volte. Per accertarsi, ma  senza farlo capire aveva cominciato ad arrivare una mezz’ora  prima per verificare la cottura del ragù. Nel 2010 una sera di Settembre ricordo la sua gioia: “..che bel profumo Fiore” ..”si vede che è vitello dell’Appennino”. Con mia moglie eravamo appena tornati dal nostro rifugio estivo di Pratieghi. Lei ha sorriso per il ragù tutto di maiale. ” Così buono non l’avevi mai fatto”.Il suo tris una conferma ai miei dubbi. Da quel momento ero passato al suo vero problema il fumo: in  anni di polemiche anche con gli altri amici di gruppo per impedirgli di rimanere sul piedistallo di rovelli. Dall’ inizio dell’estate è con gli angeli. Dobbiamo renderci conto che ogni rovello, il tormento dell’ anima può essere bruciato nella forgia di fuoco di San Michele Arcangelo. Insieme potremmo fare una bella focheraccia con i nostri rovelli: la vendemmia del Bene. Buona lettura: insieme tutto è possibile! Una abbraccio da

Fiorello Paci

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