La sua bellezza ha valicato i confini grazie al regista riminese e se non bastasse l’approdo della balena o di un gigantesco cetaceo ci aveva pensato già il primo extracomunitario ad approdare nelle storica e mitica spiaggia.Il grande Giuliano martire cristiano arrivato con una barchettina di pietra slava di qualche tonnellata che gli storiografi preferirebbero che fosse stato trasportato con una nave al porto di Venezia.Se la tradizione orale ha un senso nella storia io preferisco il racconto fatto dai pescatori…dell’arrivo del croato a cavallo delle onde, probabilmente dopo una mareggiata. Adesso non arrivano santi ma i tronchi portati dal Pò e dal fiume amico Marecchia,pacchi regalo che i bravi bagnini e operatori han dovuto eliminare con autotreni…i tir. Non è il ricordo amorevole e autoritario di Fellini, non è il ricordo del santo che riposa nella chiesa del Borgo, è l’amore di quei ragazzi ventenni che amano Il loro mare e quella sabbia trattandole con lo stessoamtrattataore per una donna che meriti di essere amata. L’ordine e la pulizia con una accuratezza delle mani di una parrucchiera. l’Italia sapeva come era stata ridotta la spiaggia ed era giusto che lacronaca se ne fosse occupata, ma è la sua bellezza ritrovata che al mio giornale IL VELIERO interssava far conoscere…per amore di quella spiaggia che mi ha fatto rivedere un’ amica…la prima sabbia che ho visto nel 62 arrivando per il mio lavoro da Milano.Un amore di spiaggia con uno spazio per la spiaggia libera trattata con lo stesso impegno…e qui non posso non ricordare gli amici del circolo Tonini…di bravi…ma sono i ragazzi ..i giovani che stanno difendendo il loro mare… una cooperativa da premiare sig Sindaco Gnassi…ma lo vorrei ricordare canche al Governo attuale per il suo desiderio di spendersi per si spende per gli altri …è quanto stanno facendo gli operatori addetti alla cura del loro e nostro mare. Dal giornale IL VELIERO un grazie di cuore. Fiorello Paci