SAN GIULIANO DI RIMINI UNA STORICA BORGATA simbolo di storia italiana ricca di borghi: rifugio sicuro tra quattro mura per i sogni estivi della borghesia.Il silenzio invernale blinda case e ristoranti: solo il profumo di pesce esce dalle cucine perdendosi tra le strade che sembrano viottoli accarezzati dalla nebbia e dalla di luce fioca di lanterne per i gatti randagi. Il buio e la penombra si ravvivano il sabato sera, per i ragazzi del monte in cerca di emozioni,di amori perduti da ritrovare nei sorrisi stanchi di ragazze al banco dei marciapiedi. Le ragazze sono tristi nell’anima, per un lavoro redditizio che cercano di affrancare con finte emozioni, smorfie,tentativi di salvare la dignità di donna.San Giuliano, una piccola repubblica divisa in in diversi staterelli divisi per attività, commercio censo.Alcune più che botteghe danno l’idea della boutique: basti notare l’accuratezza dell’Ambra nella presentazione del pesce, l’amore nel pulirlo, l’attenzione nella despinazione, precisa nell’indicare i vari modi di cottura. Un opera d’arte per una cena da ricordare,un piatto da raccontare nelle veglie invernali. Le veglie dei monti al focolare sono il diario che viaggia lungo i crinali.Lo illumina la luce del tempo che tempo passa, musica di zampogne per ricordare pastori e carbonai leggende, pari ai briganti e gabellieri.I gabellieri,esattori di un potere scomparso: il ricordo resiste alla cacciata dal tempio. Sta subentrando la freschezza di una pastorale nuova per una nuova Chiesa in attesa del ritorno del suo Messaggero.Un trionfo atteso per il Cielo nuovo in una terra nuova: un cambio di rotta,con due indicazioni stradali.Amore e giustizia. Gioiranno la foce e il Ponte di Tiberio: i primi ad accogliere il mazzolin di fiori che vien dalla montagna. San Giuliano un bel borgo: è arrivato qui il primo extra comunitario. Un martire portato dal mare: è croato si chiama Giuliano.Buona notte è tardi. Il silenzio ristora. SIA PER TUTTI UNA NOTTE DI SPERANZA.