E’ MALEDUCAZIONE, MANCANZA DI RISPETTO, ignorare la richiesta del cliente dover uscire da un negozio con la borsa della spesa tre volte tanto oltre il richiesto, una tracimazione del bisogno e del borsello.Scorrettezza bella e buona che stravolge la conduzione tradizionale del piccolo commercio per la sua antica caratteristica a conduzione familiare. E’ deleteria distruttiva, l’idea di ricorrere al raddoppio nel servire più di quanto uno abbia chiesto rispetto ad un programma di quanto possa servire. Metodo che fa scomparire nell’utente l’idea di servizio facendolo diventare strumento, costretto all’acquisto. Un invasione ai propri schemi di vita. Strategia adottata dal supermercato per la quantità dell’offerta, per il profitto della grande distribuzione. Nel piccolo negozio affidare il potere alla bilancia è quanto meno scorretto voler imporre una legge di mercato contraria alla libertà: si mette fuori gioco banco e prodotto.Infatti può andar bene una volta,ma la seconda c’è sempre il rischio di perdere il cliente, o di finire in un giornale, se tra gli scontenti ci fosse un cronista della strada, che racconta quello che vede,non quanto consiglia la produzione, o i grandi baroni del consumo. Non si può far scoppiare il frigo per far sorridere il commerciante: stiamo perdendo il senso delle proporzioni. La prepotenza va bloccata prima che diventi norma.