…”rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”….alla stessa maniera che noi…

non c’è bisogno di tante parole…di interpretazioni particolari o di traduzioni che giustifichino i nostri limiti…un sì o un no la chiave di questa frase  per capire Dio e la sua Giustizia…per comprendere un principio che rivoluzionerà il mondo promosso dal Cristo Signore….Ama il prossimo tuo come te stesso . Il Padre nostro il ponte levatoio tra l’uomo e Dio e dipende dall’uomo capirlo o rifiutarlo la possibilità di salire e scendere da questa scala tra il Cielo e la terra. Mi spiego: eravamo rimasti con l’articolo precedente alla richiesta a Dio di rimettere i nostri debiti e ci siamo distratti se  ritenessimo di essere accontentati SE…dovessimo pretenderlo..SE non abbiamo ..la forza…l’umiltà…la gioia di rimettere (..cancellare dal cuore e dalla mente ) le offese…i torti…i calci nel fondo schiena…le ferite ricevute tra le quattro mura…ai figli..ai familiari…al cuore…all’orgoglio di essere uomini..alla dignità femminile…per il lavoro…sfruttamento…(..direi che basta per sentirci angeli e..siamo uomini)…e dobbiamo farlo chiederlo a Dio di rimettere tutti questi rancori verso i nostri debitori alla stessa maniera come noi chiediamo a Dio di rimettere i nostri….E’ chiaro che a questo punto noi diventiamo dei Crocifissi come il Figlio…partecipiamo alla Redenzione..coonredentori nel Perdono…è rer me…. connessa alla scomparsa di mia moglie..Maria Grazia ho dovuto pensarci rifletterci 18 mesi e ci sono riuscito a recitarlo per la festa dei Santi del 2o14…lei volata nel giugno 2012…ricordo solo il premio ricevuto nell’Eucarestia…non era pane..ma carne di Cristo…”non ci indurre in tentazione”…la vediamo prossimamente…grazie di cuore !      fiorello paci

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