…c’è un gran timore per il potere dei Comuni…MA PROPRIO con i Comuni l’Italia è entrata nella storia. Il Risorgimento ha avuto successo grazie ai campanili e ai comuni da Palermo alla Lombardia.Serpeggia purtroppo la paura che qualcosa cambi davvero, in un sistema arrivato al capolinea..sicuramente il privilegio e le raccomandazioni.Saranno i primi puntelli a scomparire. Il timore di perdere le sedie esiste,di finire di fronte ad un tribunale è probabile. Il governo è attento a non compiere passi falsi cercando di evitare rischi che possono togliere autorità o bruciare la speranza di cambiamenti indispensabili, irrinunciabili. Bisogna insistere per restituire fiducia e coraggio all’impresa premiando la genialità dell’innovativo. La pressione fiscale purtroppo rimane l’ostacolo più difficile da superare: a piccoli passi verrà sicuramente saltata la briglia che ha sbarrato la strada all’economia. Le vacanze italiane in Italia però sono il primo confortante risultato di un popolo deciso a ripartire: indispensabile chiudere le porte al danaro che parte. L’italiano medio, se riesce a scorgere degli spiragli per nuovi sviluppi di lavoro,spezza le catene dell’indifferenza rimettendosi in campo con entusiasmo.Dovremmo smetterla di continuare a dividerci a gruppi, metodo che non risolve,anzi aggrava il problema togliendo energia alla forza d’urto, capace di abbattere il dubbio o le incertezze all’urgente bisogno di un modello fiscale più giusto. Va diversificato più attentamente l’aspetto fiscale allineandolo alle varie tipologie di impresa. Importante un cuscinetto da riprendere fiato per ritrovare la gioia e l’entusiasmo per il proprio lavoro. Stiamo assistendo invece ad una selezione naturale nel mondo dell’impresa con spazi sempre più ridotti per i piccoli.Ho avuto in passato qualche momento per la politica più avvinto dal carisma delle persone che dai partiti. La Democrazia Cristiana il mio partito condividendo il pensiero di Fanfani,legato alla storia economica. Il fascismo l’ho subito da bambino abitando in un condominio occupato anche da un ” sovversivo”: ogni tanto arrivava un furgone della Milizia. Non avrei mai avuto nulla da condividere con schieramenti collegabili a quel periodo:a Rimini quando ho dato vita ad un giornale negli anni sessanta, anni caldissimi tra gli studenti, ho dato spazio anche alle destre solo per una questione di giustizia.Non si possono ghettizzare le capacità della persona: ho lasciato sul piano mediatico una porta aperta sia a sinistra che a destra,cercando di coglierne gli aspetti positivi. Adesso è il momento di costruire una cultura di rinnovamento da consentire una crescita che assicuri un benessere per tutti: motivo di apprezzamento per il lavoro della Giunta attuale. Un comune che ha impostato prevalentemente sul turismo avrebbe dovuto tener conto di spazi di verde: oggi Rimini è mare e cemento. Il rilancio di una Rimini diversa ha dato i primi frutti: su questo penso che non ci siano dubbi. Come banderuola sono per la riscoperta di Rimini…Rimini antica e nuova. Fiorello Paci