QUANTO SI PUO’ IMPARARE DA UNA DONNA l’ho appreso da una vedova..di Speranza e Vita…

 del gruppo di Rimini. Un incontro non del tutto casuale, in una palestra all’aperto, parco ricco di piante e di verde,per gli innamorati della natura,del proprio corpo, fungaioli, spazio aperto a  cani di ogni razza con la possibilità di incontrare persone ancora con il desiderio di vivere. Non uno degli ambienti dei fine settimana caro ai romagnoli:come la balera,i supermercati,teatri,sale cinematografiche o circoli  per le sfide a burraco, adesso tanto di moda.Un incontro inusuale al parco Marecchia dopo il Sacrificio Eucaristico nell’ antico tempio di San Giuliano: palestre di chi di trova serenità per un  equilibrio di rapporti tra l’anima e il corpo. Allenamento quotidiano che compio da anni,divenuti indispensabili con il passar del tempo dopo la scomparsa di mia moglie, Maria Grazia Bardelli.Quasi quattro anni e mezzo.Nella chiesa del Borgo c’è un avvicendamento di lettori per  annunciare la parola di Dio: non è facile leggere sempre con occhi limpidi quelle parole di Dio.Sarebbe opportuno aver  prima assimilato, praticato quei testi, da poterli annunciare serenamente.Non è una recitazione, ma l’introduzione alla parola di Gesù.Letta con il cuore ne acquista in sapore, da l’idea di una partecipazione testimoniale. Porre l’attenzione della mente,quasi uninvito alla meditazione sicuramente un espressione di buona volontà a seguire la parola di Dio per tutta la giornata.Annunciare con gioia lettere degli Apostoli, o i richiami dei profeti, da rendere  più viva la cronaca delle prime comunità cristiane, i viaggi di Paolo, sentirsi tra le apprensioni di un pescatore speciale come di Pietro, o i brani della Bibbia. La lettura si trasforma in preghiera,immagine di  una sorgente di acqua chiara che Dio riversa sull’assemblea. E’ il mio modo di vedere la parola di Dio e quando tocca me avvicinarmi all’Altare, al leggio a  volte mi commuovono certi episodi che mi strozzano la voce: è successo leggendo il racconto della conversione di Paolo di Tarso.Accecato da Dio e disarcionato da cavallo il mangiacristiani: non cambia nulla quando Gesù ti ama e ti abbatte la porta di casa come è successo a me. Mi sono commosso e il ricordo mi commuove scrivendo questi quattro scarabocchi. Evidentemente  quel modo di leggere non è sfuggito ad una persona che ho incrociato al parco Marecchia e  mi ha solo detto: ” è lei per caso, che ha letto alcuni giorni fa in chiesa commuovendosi  per  la conversione di Paolo?…se è così… ci ha fatto incontrare il Signore…”…”mah.. ” la mia risposta. “Sono io”, aggiungendo il mio nome e lei ha detto il suo. ” Maria Grazia”…un pugno nello stomaco.Ci siamo rivisti al Parco da  rendermi conto di averla già vista,fi9n dal suo arrivo a Rimini. Conoscevo suo marito,giornalista impegnatissimo: mi aveva invitato a casa sua per mostrarmi delle pubblicazioni molto belle e una sua pubblicazione interessante. L’almanacco: un libro di cronaca  riminese,un diario annuale di fatti e personaggi di rilievo. Mentre lo sfogliavo,squillò un campanello…sottolineato dal giornalista: ” è mia moglie, qui comanda la Francia. Da te?”  Ci presentammo e l’ho rivista da allora al parco Marecchia. Ci scambiamo consigli, pareri,mi piacerebbe definire questo tipo di rapporto,da sembrare amicizia. Potrebbe essere stata “amicizia” se  questa parola non fosse usata  come paravento o coperchio per nascondere relazioni extra moenia.Cristo la usava, ed era vera  amicizia la sua, con Lazzaro,le sorelle: eppure è stato  scritto che erano le amanti di Cristo, del Figlio di Dio. Un infamia e ne  stiamo toccando il fondo con l’era delle immagini e delle immaginazioni. Questo periodo di conversazioni è stata una scuola di riflessione,un esercizio di spiritualità tra santuari mariani ed eremi,  sento il dovere di scriverlo per la solarità di questi incontri, alla luce del sole e dell’enel camminando per le strade del Borgo. Uno studio attento per confrontare i problemi tra due vedovi nel corso del giorno: la notte non  mi crea problemi .Sento viva la presenza dei miei familiari scomparsi: mi capita di conversare con mia moglie al punto da svegliarmi. Problema è di giorno con il desiderio di scambiare quattro parole, di mangiare un boccone. Abbiamo trovato anche il tempo di litigare per il cibo. Di lei mi piace l’attenzione per la precisione,la puntualità, l’ordine della casa,l’attaccamento ai figli,l’amore di nonna di mamma,per il bisogno stravede e si liquefa:non spreca una briciola di pane. Fa a meno di un caffè ma non può fare a meno di dare al “piccolo” quanto si trova nelle tasche: tra le persone che ho conosciuto non avevo mai visto tanta generosità e altrettanta oculatezza e avvedutezza nello spendere un centesimo.Le piace vestirsi e i più belli quando indossa quelli delle figlie. Una persona speciale anche quando legge la parola di Dio: l’unica a dirmi. Vengo a trovarti: incredibile che in un mondo così ci siano ancora persone così. A Dio nulla è impossibile: è la fede che manca.     fiorello paci

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