E’ musica solare cantare ringraziando per la mia vita zingaresca e la vecchia chitarra trascorsa a passi cadenzati lungo lo stivale, dall’Alpe all’Appennino: uno spartito sfogliato dal vento a braccia spalancate come l’equatore sol per ringraziarti o mi Signore, inneggiando Te per le tante grazie ricevute. Inno secolare di un coro family che ha dato a me quel ruolo che non so coprire,la voce del silenzio per trasmettere l’assolo del dolore: la tristezza mi graffia l’anima, mi rattrista o mi Signore e non riesco a trovare e faccio tanta fatica a capire a scomporre a vedere armonia del Cielo nella roccia del Calvario. Nostro immenso dolore quella croce, trasformata in gioia dal tuo cuore. La Resurrezione amore e gioia. E’ dalla nostra salvezza che scaturisce la sorgente della tua gioia,salvezza è vivere sempre.Un canto, un bilancio, una visione di ogni fine anno, l’opportunità per riconoscere i nostri limiti,per entrare nel regno dei regni di una capanna che spalanca ai nostri cuori la tua grandezza e l’immensità del Cielo per indicarci a noi distratti un oceano di amore e di giustizia sopra i nostri orticelli di egoismo o mi Signore. Ch’io ricordi sei sempre stato Tu al timone di questo catamarano tra onde e marosi con la buona o la buonissima stella…con la certezza della tua presenza anche la più brutta malattia, buonissima stella è stata Provvidenza: ci ha fatto riscoprire la famiglia con un travaso di amore trasformandoci da statuine di legno in vasi comunicanti…ci siamo ritrovati in questi giorni…insieme…scoprendoci vivi…gioiosamente sereni…una tribù o mi Signore…un anno speciale…ti abbiamo ringraziato…indegnamente adesso a me l’assolo…grazie o mi Signore…grazie per la pace…per la serenità del cuore…fa nascere e crescere in ogni persona una pianta di amore…Serenella…la voce del silenzio nella gioia nel dolore…il sorriso di Dio. Fiorello Paci