del Direttore
OGNI TANTO NON SEMPRE,debbo ricordarmi dei miei ruoli di questo quotidiano del web, IL VELIERO,nato sotto il manto di Maria Ausiliatrice, nel giorno di Pentecoste,nel ricordo del Piave: 24 Maggio 2015. Del suo stato di fatto, di essere ancora in piedi dopo 25 mesi di navigazione orgoglioso di essere rimasto fedele all’impegno assunto:indicare il bello e il buono ovunque si nasconda. Ci sono state occasioni per uscire dalle tracce di pace per essermi trovato in opportunità che avrebbero fatto la fortuna dei cercatori di scoop…dopo gli assalti di Parigi, di Bruxelles. Non è mio compito,non rientra nelle funzioni del VELIERO la caccia ai disperati: ai filosofi di una religione che possa considerare l’odio e la guerra come strumenti di vendetta e di conquista.Anche noi cristiani stiamo raccogliendo i cocci di un falso cristianesimo basato sulla conquista: l’adesione è una partecipazione attiva alla testimonianza, all’amore. Quando entro su questo argomento si accendono le luci sui missionari di don Bosco con il crocifissino di legno in partenza da Genova Sampierdarena salesiana. Partono i bastimenti…per terre assai lontane. Andiamo al titolo per non perdersi…non dobbiamo uscire dalla rotta: la lettura dei cuori della donna. Capita spesso durante il giorno di imbattermi su volti sconosciuti con il desiderio di scambiare due parole. La fine sempre uguale..:..ma come ha fatto a capirlo?. Stamattina sull’ultima panca della Chiesa che frequento da quando ho rimesso piede nel Borgo San Giuliano, si è inginocchiata una signora: mai vista prima. Recitava a voce alta le due preghiere della Domenica: sia il Gloria che il Credo. A memoria:è una mia abitudine. Probabilmente anche della vicina: sembrava quasi volesse suggerire. Due preghiere importanti: due testimonianze di fede e di amore di Dio. Trattato sulla missione di Gesù. E’ rimasta in ginocchio anche dopo la Consacrazione. Mi è sembrata molto convinta, di trovarsi di fronte al Signore con qualche problemino: allo scambio della pace ho solo detto : “serena “. “Lo sono, solo pensieri”. Uscendo ho aggiunto..”andrà tutto bene”..L’avevo già chiesto al Signore e nel tratto per arrivare a casa l’ho chiesto a Maria Ausiliatrice. Una persona che non vedrò più: è mission. Avevo pregato per le persone che Cristo mette sulla mia strada. Anche per l’amica che poco dopo mi avrebbe fatto mettere a posto la casa: sicuramente una persona cara. Non ci siamo capiti: ho solo intuito il suo bisogno di serenità. Sono i limiti,che possono incrinare l’amicizia:un compenetrazione del bisogno lasciando la libertà di risolverlo da soli. “Come sei messo” non l’ho ritenuta un offesa, un suggerimento per mettere a posto la casa. Altra bella lezione: non gettare nulla. L’essenziale nel frigo.”..le eviterei”..se creano problemi. Il mio era stato un suggerimento, interpretato come un dictat. E’ stato come in gabbia un canarino. Mi spiace..se dovesse richiedermi..”tu..come faresti…” risponderei come ho risposto oggi…”..vai dove ti suggerisce il cuore ” Ero riuscito a leggerle tutte le cose belle della sua vita..le frasi..le parole. Non ero riuscito a capire la parte più bella della sua vita..la gioia di viverla. Avevo pregato anche per lei. E’ difficile leggere nel cuore di una donna:il mio addirittura impossibile. Un problema anche per me. Mentre stavo scrivendo questa nota una telefonata da un amico da Milano..”..come stai…io ho qualche problema…come stai…?”…54 anni fa lo raccomandai a GIOVANI… oggi da subito a Jesus…lo richiamerò…