E’ possibile ritrovarsi nel deserto senza averlo cercato, di soffrire nella solitudine senza un aiuto che apparentemente possa darti una mano.E’ il momento di invocare il Santo Spirito,il dono nel Nuovo testamento dopo la discesa del Figlio di Dio sulla terra.La grande novità dopo la Resurrezione di Gesù, rivelatasi dopo la sua risalita nel regno dei Cieli,la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli dopo l’Ascenzione del Salvatore.Tutti possono fruire di questo dono rendendosene conto quando sembra che non ci siano più risorse da immaginare la fine di tutto con la sensazione del totale abbandono. Nel vecchio Testamento, in casi simili per i nostri fratelli non c’erano altre risorse oltre l’esercito e le armi.I profeti non venivano ascoltati e assai spesso venivano uccisi.Unico riferimento la Legge con un Dio lontano che parlava al suo popolo senza farsi vedere: presente nella colonna di fuoco nel deserto o facendo sentire la sua voce da un roveto.Noi abbiamo avuto l’opportunità con la sua Ultima Cena di poterci cibare con il suo Corpo vitale da ricevere quell’energia sconosciuta al popolo ebraico.Non c’è da scandalizzarsi se ancora non hanno potuto fruire di questo immenso dono di fede. Un mistero di fede. E’ bello scrivere con il sorriso della sua energia.Sono stati i giorni della sofferenza,momenti difficili che possono capitare a tutti e non sarebbe stato possibile suggerire la soluzione se non l’avessi sperimentato stamattina al risveglio.Non lo ritengo un miracolo l’uscita dal deserto ma solo una mano dal Cielo da trasmet-tere a chi si trovasse nelle condizioni tra lo squallore del deserto con il senso dell’abbandono: l’invocazione allo Spirito Santo.Esperienze positive sul negativo che serpeggia e distrugge. Lo Spirito Santo è Vita. Cordialità. Fiorello Paci