L’amicizia. Ho sempre immaginato l’anno una marcia longa su due sentieri, in salita fino alla raccolta del grano per iniziare la discesa nel tempo dei raccolti e della seminagione. La vetta è irta con la sorpresa di scoprire un isolotto di neve; avevo un testimone da consegnare all’arrivo della discesa. A 4000 m. il mondo è diverso e ancora lunga la distanza del 31 Dicembre: abbagliato da quel candore inaspettato alzando gli occhi al Cielo ho piantato sulla neve l’Alpenstock illuminato dagli ultimi raggi di sole. Una bandiera con una scritta:”L’AMICIZIA E’ UN DONO”. Un vessillo che mi era stato consegnato nel lontano 1954 in occasione di una corsa ciclistica di ringraziamento per un politico romano, chiamato a presiedere la Comunità europea. E’ stata un opportunità che ci aveva permesso con il lavoro dei nostri minatori di accedere ad accordi economici su acciaio e carbone di gran profitto: una risorsa utilissima per la nostra ricostruzione. Di quella corsa curavo l’ufficio stampa; una gran bella gara con il traguardo in uno dei castelli romani. Oltre al pranzo ricordo quel vessillo.Ho sempre legato l’amicizia a valori importanti: per l’occasione un riconoscimento ad un politico che si era speso aiutare l’Italia a risorgere. Si ricordano le amicizie:legami,ricordi, vimini che lasciano il segno. Indispensabile che sia bivalente e ne sia riconosciuto il valore, dimostrato da chi contrae questo patto. L’amicizia rimane sempre: indistruttibile. Oltrepassa il tempo, le difficoltà, i problemi. Un amicizia tra due sessi diversi ha un legame sottilissimo, addirittura impercettibile da verificare se ci sono infrazioni o graffi da pregiudicarne la funzione. Di aiuto. Nel corso di un anno, sopratutto lungo la salita, la stanchezza con il desiderio di fermarsi una conoscenza può sembrare amicizia. All’ultima ci tenevo proprio, nel timore che finisse sul fango l’ho piantata a sulla vetta + alta .La cima Coppi. E’ cominciata la discesa. L’amicizia al sicuro tra la neve. Fiorello Paci