I giornali debbono vivere,camminare tra la gente, se hanno bisogno di lettori.Siamo tutti pellegrini, con l’eterno il bisogno di specchiarci..di confrontarci con gli altri.Il giornale o la televisione potrebbero essere specchi se non nascondessero rughe o si dimenticassero d’inquadrare quel capello bianco che ingentilisce il cuore proprio all’ora del tramonto. E’ la parte più bella del giorno, l’artista che che dipinge sulla tavolozza della vita ricca, il tempo di speranza di amore e di colori.L’attimo fuggente l’ora quando il sole saluta e la luna accende il suo bianco splendore illuminando d’argento finestre,tende e le quattro mura della casa. Accarezza i cuori in cerca di carezze della sera. Stasera un plenilunio di fuoco e di calore, il plenilunio in fiore che stende la tovaglia al bisognoso e arrostisce l’agnello nella terra dei giudei.Non hanno riconosciuto il nostro e il loro Cristo e l’hanno ucciso. Il plenilunio di primavere l’occasione per implorare a Dio un buon raccolto che si abbraccia al “ragazzo di Gerusalemme” umiliato sotto un legno incrociato per aver guarito e dichiarato…”Sì..tu lo dici…sono il Re dei giudei”. riempie di tristezza il plenilunio meglio uscire dall’orto degli ulivi…un pò di gioia non stona nella settimana santa.Da qui a sabato seguendo il cammino di Gesù, non mancherà sicuramente il tempo di scontare qualche peccatuccio: una scheggetta di legno, un briciolino di Croce se siamo amici fedeli di Gesù.Una lacrima ai piedi della Croce sarà incenso e luce profumata gioia pasquale moltiplicata e condivisa. Parliamo del parco,palco e teatrino di tutti. Cronaca spicciola. Ho notato tre persone che avrei incrociato: davano l’idea di tre amiche stanche e deluse per il lavoro, sicuramente poco soddisfatte. Come se dovessero trascinarsi dei pesi con una andatura spinta dalla noia…dalla rassegnazione…tormentate dalla poca voglia di essere. Avrei voluto intonare una canzone…”..noi siamo in tre”…sono convinto invece che tra una decina di giorni..potrei imbattermi nei discepoli di Emmaus…al mio rientro dall’eclisse della Settimana Santa. Ciao… fiorello paci