PIU’ CHE RAGIONE… non avrebbe dovuto dirmi..provaci..coraggio…E’ difficile capire il linguaggio del trascendente con tutti bagagli dei limiti.Chi ha provato certe emozioni, chi ha visto o letto brani del vangelo con la gioia della guarigione dei miracolati, guariti da malattie inguaribili sul piano mare, terra terra, potrebbe capire il mio desiderio di trasmettere la propria contentezza. Non per stupire, cercare spazi, pubblicità, commercio, simonia (..come il commercio delle Messe…grazie al Cielo in via di estinzione) comunicare un pensiero, una filosofia: a Dio nulla è impossibile. Dio ci ha dato due strumenti per ottenere guarigioni: Il Figlio e la preghiera. Il Figlio, ha fatto capire chiaramente che i miracoli si ottengono con la fede, con indicazioni precise per non ricadere in errori da provocare guai peggiori. Cambiar vita e in casi di smarrimenti, affidarsi a sua Madre. Le nozze di Cana sono la dimostrazione della capacità mediatrice di Maria santissima. Teniamone conto: sempre Lei la protagonista. Non il “veggentismo salvadanaio”. Le veggenti sono vittime se passano all’area spettacolo. Troppo accanimento mediatico nel rilancio di certe notizie: la Madonna non ha bisogno di uffici stampa. Non le mancano gli strumenti per comunicare: il Cielo, le stelle, il mare, la luna. La natura il microfono del Cielo.Il Papa portavoce dei cattolici: la natura portavoce di tutte le religioni. Anche il vizio…il Male …hanno il loro contro veleno..a disposizione del corpo per salvarsi dalla distruzione…una boa..un faro:l’anima. I suoi alimenti il bello e l buono e la rinuncia: anche il piacere è un alimento importante. Ha bisogno di uno schema rigido da osservare scrupolosamente, per non far tracimare il piacere nel suo esatto contrario…il lacrimario. Di fatto è il passaggio del testimone tra due poli: da quello intelligens allo spiedo: la misera fine del pollo.Torniamo con la palla al centro: il suggerimento amaro di P.Pio. Per esempio….chi ci crede..che la morte non esista…da togliersi l’idea dalla testa che fiorello dia i numeri per insistere su questa tesi..sarebbe semplice per rendersene conto.Provare per credere. un idiozia. Per il bene che vi voglio non dico di provarlo ..per l’amore e il rispetto che nutro per i lettori, chiedo solo di pregare per cinque minuti un vostro defunto..buono..generoso…che abbia dato agli altri..tempo..idee.. un aiuto..un saluto..un sorriso…chiedendogli che sia lui , il defunto a implorare una grazia che vi sta a cuore … con una preghiera all’Altissimo…me lo saprete dire…testimoniatelo. Non è della morte…ma della vita terrena che avevo chiesto a Padre Pio. Delle cose belle viste stando a fianco di Santi, di candidati alla Santità, di improvvisi cambi di stato, di guarigioni: è dal 1965 che sono su questo sentiero. L’incontro con Cristo in questa bella città di Rimini: dopo che il mio battello aveva ormeggiato a Roma sul Tevere, sul Pò a Torino, sul Naviglio a Milano. Padre Pio l’avevo raggiunto da Roma nel 1958 prima di sposarmi: un santo. Per 5 anni mi ero dimenticato di lui, di Dio troppo preso dal mio lavoro, dal giornalismo. Mi ha ricordato tutto il fraticello che ha dato un taglio alla mia vita. Si chiama Fra Daniele: mi aveva permesso di salire fino alla camera di P.Pio. Non lo conoscevo prima: lo incrociai in quell’occasione. Un angelo.Siamo come due fratelli. Potrei scrivere un enciclopedia. Mi piacerebbe fare sull’episodio.” La morte non esiste” una meditazione con l’attuale nocchiero della Chiesa di Roma. Una finestra spalancata sul Cielo:dal mistero Speranza alla Certezza della Vita. Una testimonianza di gioia.Il manoscritto lo regalerei al Papa Francesco con i diritti d’autore per chi ne ha bisogno.
Fiorello Paci