NESPOLA…un cane arrivata dagli Appennini alle onde…avrebbe gradito il nome Giuggiola

Quando piove Nespola s’innervosisce, nella cuccia si rannicchia a semicerchio e da l’idea di un mezzo gomitolo di lana appostata sotto il gradino della cucina. Un atteggiamento recitativo, con gli occhietti semi chiusi come se volesse far capire che dorme, che  sta meritatamente riposando: ma finge, recita, da artista di strada.Veglia infatti se avverte il suono di un piatto solleva la coda faraonica,rimpettita da caporale di giornata controlla il cancello direttamente dalla sua branda  e dopo aver fatto un giro di ispezione con lo sguardo da  perlustrare tutta la zona  perimetrale del giardino  esce e si stira.Si ferma. Si alza in piedi sul muretto che divide il suo spazio  dal vicino e per avvertire che va tutto bene abbaia, soddisfatta per il suo lavoro.Riposa a terra la coda e  rientrando nella cuccia  si accovaccia con un occhio guardingo verso la cucina.Deve rendersi conto  o capire meglio che senso avesse avuto la nota melodica del piatto mosso. Se annuisce che  oltre al rumore potrebbe essere roba da carnivori è capace  perfino di svilupparne il sapore: e non è un illusione. Convinta parte il concerto,il rito del diritto del lavoratore e abbaia alle foglie al vento alla pioggia del giardino e  sul cancello il gran finale.Piace tanto ai bambini delle scuole elementari: li difende.Le biciclette la trasformano in una leonessa per un ricordo del parco dovuto ad un investimento da una bici di montagna, mentre per le persone discrimina i  colori. Ha fatto una collezione di parolacce di ogni lingua,un primato di vaffa per meritarsi un pezzetto di pollo di chi sa  da quale batteria arrivi…è  affettuosa capace di aspettare ore al cancello…aspettare un verbo che ho dimenticato da tempo…un cane che abbaia per farti capire che ti vuol bene…per due crocchette e un pezzetto di quanto rimane nel piatto…Stasera le ho chiesto se le piace il nome…avrei preferito Giuggiola…c’è una pianta di giuggiole del vicino di casa suo amico, e scende sul giardino …le ha finite. I cani riescono senza saperlo…a darci delle lezioni…Ho anche  una persona che mi aspetta…il senso  sulla terra dell’attesa fa bene all’anima… anche in Cielo siamo attesi a braccia aperte…dal Dio di tutto e di tutti…Dio è amore !      Buona notte dal giornale IL VELIERO..rossoazzurra.it    

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