del Direttore da Sestri levante ” Sono don Pietro”,ha confidato presentandosi ai convegnisti dell’Opera di Padre Mauri, convocati nella sede di Sestri per il rinnovo del mandato presidenziale del Movimento Speranza e Vita. “Don Pietro al mattino” e sorridendo ha proseguito – nel pomeriggio sono Eccellenza- Di fatto Vescovo,Pastore di Avezzano.Chiarissime sia la relazione di Anna Aceto di fine mandato, come il tema trattato da Rita de Micheli, Presidente dell’Opera ” Una vedova a chiamata a fare Casa e Chiesa.Sono arrivato a Sestri per seguire i lavori, e per capire cosa possa esprimere un opera così impegnativa ma altrettanto difficile da armonizzare le persone con gli eventi della vita: entrare nel mistero della vedovanza. Assimilare il positivo della morte: anche per me era stato molto difficile pur avendo avuto il conforto di ascoltare da un uomo di Dio il racconto del saluto del corpo all’anima. Sono passato nello lo strazio del cuore per mio padre e per la morte di mia moglie Maria Grazia. Se avessi conosciuto allora l’esistenza di Speranza e Vita avrei sicuramente sofferto meno: sono lacrime delle disperazione. Il movimento ha la capacità di trasformarle in energia , indispensabile per continuare a vivere e rimettersi in carreggiata. Non per l’aiuto di estranei, per la certezza che arriva da persone riuscite a scoprire la propria identità carismatica, con la vocazione non del buon samaritano,da persone colpite dallo stesso lutto. Speranza e Vita come dono di Dio: ho partecipato a tanti convegni e non mi ero mai stancato così tanto,ma mi ero mai arricchito così tanto. Mi sono ritrovato vicino quella carrozzella e i rari sorrisi di mia moglie per la malattia. 10 anni. Sicilia, Lombardia , Toscana , lazio, Abruzzo, Puglie: incontri per arrivare a far parte della follia della Croce da sentirti nel cuore l’importanza della Resurrezione di Cristo. Quella gioia lì la forza e il motore di Speranza e Vita. L’aspetto cosa che mi ha maggiormente coinvolto la presenza di giovani sacerdoti uniti nello stesso pensiero sui limiti della morte: con Don Antonio di Roma si è aperta un amicizia. Parroco di San Gabriele dell’Addolorata: ci troveremo a Roma nella sua parrocchia per un incontro per aprire le finestre del Cielo. E’ l’intervento del Vescovo di Avezzano per il suo ruolo di Assistente Generale di tutta l’Opera di Padre Mauri una bella novità che sta aprendosi ai problemi delle giovani coppie, agli amici, una Chiesa fresca per le strade con i problemi di oggi. E’ un principio adottato da Padre Mauri già in tempi lontani fin dalla prima guerra mondiale.Una pastorale per tutti, popolare e aperta.Dopo la morte c’è sempre un vuoto che suscita domande, attesa, ricerca fino a diventare invocazione ad un vedovo,ad una vedova.Questa la missionarietà del movimento.Un Vescovo,successore degli Apostoli, la dice lunga sulla Pastorale concreta di Papa Francesco,quando ha sollecitato i partecipanti a infilarsi nei crocicchi con Gesù nel cuore, a non spaventarsi di un indifferenza dilagante per la pazzia della Croce, dobbiamo leggerla alla Luce, svegli perchè la propria santità si costruisce con la santità degli altri.Altrettanto chiaro sulla Fede.La fede è movimento del cuore. In un prossimo servizio parlerò dettagliatamente dove come articola la propria missione Speranza e Vita.Ritrovare la Fede per dare tutti la possibilità di sentirsi utili…una voce per chi soffre. Un saluto da Sestri. Fiorello Paci