Dalla prima, assieme ad un fotografo di Farabola:in quell’occasione il fotoreporter un campione di tuffi dal trampolino.Se ben ricordo mi sembra che fosse romano e sua moglie lavorasse alla poste.Il cantante invece aveva da poco finito il militare a Torino: la città, sede e direzione commerciale per il mio lavoro. Anche la rivista GIOVANI aveva la Direzione a Torino, all’interno della casa editrice SEI in piazza Maria Ausiliatrice. Un ruolo ambizioso: inviato speciale per le interviste. L’aspetto di cui sono veramente orgoglioso la ricerca del personaggio senza dover interpellare nessuno e senza preavvisi o richieste di accesso della direzione.Avvertivo il Direttore, il mitico autore di romanzi per ragazzi,solo dopo che mi era stata rilasciata l’intervista.Alla nuova stella nel firmamento della canzone italiana ero arrivato nella sua nuova casa: a pochi passi dalla stazione dopo il passaggio dalla via Gluk. Una casa nuova ancora da arredare e un gran profumo di gioia e di serenità. Credo di averlo tirato giù dal letto alle 10,30 del mattino. Mi aveva aperto la porta Miki Del Prete e dopo essere entrato ho potuto parlare con la mamma: una donna del Sud, molto gentile e orgogliosa.-Ieri sera ha cantato e ha fatto molto tardi: adesso lo chiamo. Mister simpatia è arrivato sorridendo sbucciando un arancia. Ha precisato di rilasciare l’intervista ma di essere un pò seccato perché gli era capitato di aver detto delle cose e di aver letto il contrario.Un fotografo mi ha garantito che la f0to sarebbe stata di apertura per un quotidiano se l’avesse scattata in via Gluk. Farabola il migliore: e abbiam cominciato l’intervista in un altalenarsi di passaggi improvvisi dal cuore alla mente. Da suscitare un rock di emozioni seguite attentamente dagli occhi della mamma e alla fine commossa ha solo detto…”..che bello …ci fosse stato anche il babbo..” Si sono abbracciati…una mamma con il proprio bambino. Non era un film …un successo improvviso CON LA CANZONE 24000 BACI, dopo i sacrifici milanesi come tanta gente del Sud, i più fortunati tra gli orti della via Gluk. Quando ho rivisto il cantante in ascesa mi ricordava sempre quell’intervista, la commozione della mamma nel leggerla e nell’ascoltarla. Nelle sue parole l’attaccamento alla sua famiglia e una gratitudine a Dio che ho letto negli occhi al Festival di San Remo…Chi non lavora …ma è un altra storia per la mia stima per un grande e onesto artista tra le note: una tempesta di musica e parole. Con Adriano scorgi sempre un raggio di sole. Non è facile intervistarlo per farlo parlare da non farlo vedere…ma c’è un modo di ascoltarlo e vederlo senza osservarlo…ma la sua azienda è un impresa…non è poesia. Con la mia intervista sarebbe salva impresa e poesia spettacolo e privacy…vino, acque minerali e una macchina da lanciare…tre ciak…acqua,un cin cin…concludere in tervistandolo mentre guido…sui tornanti dell’Appennino ..un idea Adriano…è bello il fumetto..ma tu saresti più bello ascoltandoti e vederti senza osservarti…come piacerebbe a tutti..in bocca al lupo ! MEZZO SECOLO DOPO : SCUSA IL RITARDO.fIORELLO PACI