MEETING TERRA…una bella cattedra per tornare a vincere…la Papa Giovanni docet

Questo Meeting ha acceso i motori su due piste…l’Energia che non ho seguito e sulla terra facendo partire un missile con l’Agricoltura sociale…per indicare le strade da seguire scoprendo risorse dell’eccellenza italiana semi abbandonata.Prima di introdurre il tema una riflessione, un pensiero sull’importanza del Meeting lo voglio esprimere: qualcuno ha scritto o pensato che il Meeting a Rimini non serve più dopo anni di successi  per non essersi rinnovato o smarrito l’entusiasmo iniziale.Sarebbe un errore madornale lasciarselo portar via come è stato un errore perdere l’aeroporto militare e quello civile senza contare lo smarrimento di Fellini. Sembra un disegno per dimenticare la Rimini universale degli anni  60…ma già da quest’anno sta rimettendo le cose a posto il mare…e stanno risorgendo i colossi per illuminare Rimini d’inverno…la Rimini dei fine settimana con  il suo parco…un parterre..un balcone un piano bar sul Tiberio…con uno sguardo sul Teatro sotto braccio al Castello…una nuova Rimini a passo di danza con eventi..autentiche scuole, centro di addestramento per una politica di rinnovamento come il Meeting…o di alta professionalità come il concerto di Settembre pensato dall’amico Glauco Cosmi. Il Meeting classificato evento giovanile, l’ha rilevato anche il Presidente della Repubblica, non può fermarsi a proposte deve trovare il coraggio da trasformarsi in strumento politico coerente alla sua funzione. Svegliare le coscienze degli addetti alla cosa pubblica. I giovani attendono che le promesse diventino concretezza aderente al messaggio di Cristo, come ho avuto l’opportunità di rilevarlo con gioia durante la relazione sulle novità della terra. Un miracolo quello compiuto da due componenti della Papa Giovanni xxiii, riusciti a mettere in piedi realtà come ” I tesori della terra” di Cuneo animato da Maurizio Bergia con un bel laboratorio agricolo che impiega una ventina di persone. Iniziativa promossa e portata avanti dalla Papa Govanni xxiii in grado con l’agricoltura  sociale di rimettere i carreggiata persone con gravi problemi sottraendoli alla chimica e ridandoli alla società, al lavoro. L’altra realtà,  che sta ridando vita ad alcune zone dell’Appennino bolognese è sempre un ramoscello dell’albero piantato da don Oreste Benzi è una cooperativa con un nome che richiama i pastori del Presepe Pasc. Sono riusciti ad impostare dei Supermercati, il bello e il buono che avanza, facendo venire il raffreddore alla grande distribuzione ed è meraviglioso pensare che a guidare questa marcia ci sia proprio Don Oreste Benzi contadino, un caro amico, assieme ad un altro amico, uomini di Dio come Vittorio Tadei, assai vicino anche al Meeting. Al Meeting con il mio collarino verde mi sarei messo anche in ginocchio per ringraziare il Cielo di vedere i frutti del Bene. A vedere l’entusiasmo, l’amore , la competenza di questi fratelli non riuscivo a pensare come  la politica non debba tener conto di questa genialità creativa. E’ gente che il Governo Renzi deve interpellate per risolvere i problemi di tutto l’Appennino una risorsa da rivalorizzare. Questo Meeting mi piace e per quanto mi riguarda, sarei davvero felice se questo giornale quotidiano diventasse un riferimento di tutto il bello e il buono esistente lungo le strade…ovunque si nascondono senza discriminazioni di razze e religioni…il Bene è Dio…il Dio di tutti. Non ho ascoltato tutte le testimonianze..e sono uscito per scrivere questi pensieri..uscendo dal salone B1 ho sentito un uragano di applausi…immagino che abbiano applaudito don Ciotti…l’agricoltore sociale dei terreni confiscati…ai Padrini.     Fiorello Paci

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