Marilena Pesaresi…resisti…l’ospedale africano ha bisogno del suo leone

..la brutta notizia, il ricovero della Dottoressa Marilena Pesaresi appresa telefonicamente dalla nipote Silvia, moglie di mio figlio Cristiano.Notizie che lasciano interdetto,improvvise tra capo e collo, dicono in Toscana. Ma è successo proprio così tra capo e collo, caratteristiche che di Marilena neolte  hanno fatto un simbolo di forza: una energica, un medico italiano instancabile che ha salvato tante vite umane,per malformazioni cardiache risolte in Italia grazie alla collaborazione del fratello, amico e cardiologo di livello nell’Ospedale di Rimini. Piange il cuore scrivere articoli come questo per una donna che ha rinunciato alla carriera e alla famiglia per dedicare la sua vita e tutta la sua energia alle malattie tropicali lontana dalla famiglia e dalla sua Università di Parma dove si era specializzata in Traumatologia mi pare. Parma dove aveva tentato di accendere il cuore . Si era spento subito, qauttro mesi se ben ricordo…”gli uomini sono difficili, Fiorello e ho chiuso lì ” Mi aveva confidato durante una conversazione intervista,tre anni ..fa a Castelsismondo, in occasione della manifestazione Arco in danza. Molto attenta nelle risposte e un grande spirito di osservazione con una grande stima per i medici italiani che lavorano nel suo ospedali. Critica invece per la sanità africana.Non hanno il nostro orgoglio di arrivare sempre al successo. Con le malattie  e e gli interventi non si può dormire. In quel periodo mio figlio lavorava ancora a Palermo e durante l’intervista mi ha chiamato come ogni sera. Mi ha chiesto se fosse il “messaggino” di una morosa, e dalla risposta ha capito che si trattava di un figlio. Ho capito che nel cuore della leonessa batteva un cuore di donna. Il messaggino. Ignoro il valore di un msg telefonico: ai miei tempi lettere e attesa  del postino. Marilena è aggiornatissima e probabilmente con il bisogno di ricevere un messaggino. Abbiamo la stessa età e gli stessi sentimenti…8 anni attaccato ad una carrozzella…e quando si sono sgonfiate le ruote credevo di impazzire…oggi voglio camminare e correre con una più forte di me…nelle ore libere..nelle preghiere…ogni tanto un boccone insieme…la notizia invece del ricovero di Marilena mi ha colto in contropiede…e mi auguro solo  che l’amore di Cristo che lei ha riversato in Africa …lo riversi tutto sulla dottoressa italiana da ritornare presto a casa con i suoi fratelli…ma il Leone africano riuscirà a saltare questo ostacolo…quanto io chiedo alle persone che mi conoscono di pregare per questa donna…un esempio italiano per l’Europa..è andata a trovarli..non li  ha aspettati a Rimini..il più bel fiore che abbia conosciuto come giornalista…Marilena resisti !                              Fiorello

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