Un modo di pensare controcorrente tra tutte le incertezze del presente. Un pensiero tendelzialmente rivolto a scegliere ed accarezzare il bello nascosto tra le righe: l’ottimismo energia capace di trasmetterlo illuminando il domani da renderlo visibile per tutti. Un esorcismo per allontanare il male che distrugge e illustrando il domani rivestito di buona volontà. Un esercizio della mente per essere o diventare operatori attivi e attenti.Operazione importante che ci permette una partecipazone attiva per una società migliore partendo dal nostro lavoro dove ci troviamo: no dove vorremmo essere. In una crocera o nei paesi dell’illusione: il paese dei balocchi. Nel nostro mondo , grande o piccolo che stiamo vivendo in questo momento.Io mi trovo nel posto dove vivo: Matteotti street.Sta piovendo a dirotto: Nespola nella sua cuccia e il vento mi poerta sotto il naso i profumi di timo e di mentuccia e sapori di rosmarino e di salvia.Sulla mia destra i fiori del vicino, Luigi che li accarezza sempre come figli. Accanto alla bottiglia di levissima il cellulare aperto e fermo ad un msg di politica trasmesso da Repubblica. Lo riporto su quello di un amica. Sulla strada un passaggio continuo nei due sensi come se il Ponte tiberio fosse già chiuso:tempo di fiere, tempo di vetrine. Ancora presto parlare di turismo: la maggioranza degli ombrelli sono rossi. I numerosi furgoni parlano che Rimini si sta muovendo o preparando alla stagion che viene.Do un occhiata allamia macchina fotografica e mi colpiscono due cosette. L’atterraggio di un airone nel paletto della recinzione del mio giardino e tre girasoli di un ricordo vicino. Un articoletto e vorrei vedere adesso se mi sono fermato sul bello per dare una dimostrazione in diretta sul mio ottimismo. Dolci pensieri come il ricordo di Pinocchio che ci riporta nelle elementari con i primi approcci sul sapere e i ricordi dell’infanzia. I fiori del vicino, i profumi dal mio giardino uguali a quelli sul davanzale della mamma della mia Anghiari, la Fiera di Rimini ricchezza italiana, i furgoni del turismo,il Ponte Tiberio che il mondo ci invidia e il Sindaco Gnassi lo salva, quei tre girasoli che non vedono il sole…siamo circondati da cse belle e non ce ne accorgiamo o facciamo finta di non vederli..da poveri ciechi…e non è vero che Dio è morto…saremmo troppo disorientati se fosse vero…è In alto se è Altissimo…ma c’è Cristo in mezzo a noi a dirigerci ..a spingerci a d essere più attenti…sicuramente sul Matteotti street.Villa Maria..sui caritatevoli della Caritas…sui nostri cuori…siamo come girasoli…per cercarlo..siamo ciechi se non lo sentiamo nei nostri cuori…dobbiamo leggerci ed ascoltarci per essere ottimisti e più buoni…come bambini. Fiorello Paci