L’APPENNINO UN SOGNO A PORTATA DI MANO….ricchezza sconosciuta

Sono felice come giornalista di godermi un periodo di aggiustaggio dei miei bronchi, amareggiato come cristiano, incavolato come italiano che questi Appennini siano trattati come stracci. Nella migliore delle ipotesi considerati delle soffitte da rovistare per portar via funghi e tartufi.Un errore madornale, non riuscire a capire che una vacanza tra questi monti potrebbe far risparmiare miliardi di euro al bilancio della salute  quando investendone il 30% per vacanze ad operai, alle famiglie, affetti da problemi bronchiali potrebbero alleggerirne  le spese connesse a queste patologie. Bastano tre casi di qualche Amministrazione intelligente per valutare la consistenza di una esperienza di uno ed altri che hanno risolto il problema. Gli Appennini sono una riserva aurea per i nostri torrenti, i fiumi, che sono curati da montanari mai riconosciuti come i nostri angeli custodi. Quando i tutori abbandonano la frontiera arrivano i media a documentare i danni, le tragedie, gli allagamenti. E’ a monte che dobbiamo osservare le cause dei disastri, sono gli Appennini i nostri mantici e non dobbiamo tutelare solo gli animali, dobbiamo preoccuparci  dei montanari che non abbandonino argini sentieri, fare in modo che rimangano tra questi monti. Non parlo a vanvera, i miei risparmi li ho spesi quassù per tenere accesa la fiaccola della speranza per un domani sicuro per i ragazzi che ancora coraggiosamente vivono aspettando che ogni giorno rinasca il sole. Non dobbiamo deluderli.

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