LA FIERA PIU’ BELLA DEL MONDO SAN PIETRO ANGHIARI IL 29 06…

I RICORDI DELL’INFANZIA SONO GHIACCIAI ARGENTINI AL SOLE CHE  BRILLANO, PIRAMIDI NEL DESERTO RESISTENTI A GUERRE E TERREMOTI, LE PIETRE MILIARI DELLA MEMORIA. LA FIERA DI SAN PIETRO, LA RICORRENZA DI OGGI,PER I BAMBINI LA PRIMA GRANDE GIOIA DELL’ESTATE. ERA ATTESA DALLE MAMME, UN OCCASIONE per regalare ai figli un ghiacciolino o una bottiglietta di gassosa: il sogno le bottiglie di con la pallina di vetro che rallentava l’uscita del liquido dolciastro. Di fatto si trattava di una fiera, una piattaforma che regolava il mercato della carne, stabiliva costi valori del prodotto: un polo che riuniva tutte le valli tosco umbre marco romagnole. Un giro di soldi di operosità contadina la civiltà del lavoro, quando la sveglia d’estate prima dell’alba con i richiami delle mucche, dei buoi, trattori della terra, carezze rispetto al’acciaio che ferisce, mortificando terreni e prodotti. Ricordo che nella parte sottostante gli appartamenti avevamo un androne per appoggiare le bici dei contadini che arrivavano dalle campagne: ricordo che in un occasione potei raggiungere la bella cifra di cinque lire.Un sacchettino di centesimi, numerosi ventini,due mezzelire: insieme uno scudo d’argento. A mio papà ho regalato del tabacco da pipa una scatolina di metallo di magnesia San Pellegrino per la mamma e un paio di sandali per me di “marca Giglio”. Ditemi come non si possa parlare di ghiacciai argentini al sole dei bei ricordi dopo 78 anni: una vita bellissima, incurante del pericolo, schiavizzata da una paura da impedirmi due contratti il mio sogno. Correre in ogni parte del mondo per raccontare , scrivere le cose belle di Dio: non voleva che mi sporcassi con le cose brutte e ha permesso ad un cretino di mettermi a penzoloni in pozzo in fase di riempimento con  terriccio e calcinacci. Ma son ugualmente contento di essere a 84 anni ancora in battaglia, un guerriero pronto a raccontare con il Veliero un grande avvenimento alle porte.Mi auguro solo e soltanto che sia bello e definitivo il nuovo regno di Dio: questo progetto ISAIA “s’ha da fare “. E’ solo Lui che lo sa, è solo lui che conosce il momento è Lui che aveva avvertito…abbiamo cantato, suonato,conoscete se piove o arriva il temporale, han ballato, cantato i bambini e non vi siete accorti…quando tornerò troverò ancora la Fede..”.la mia casa è una spelonca..non è un tempio ” vorrei solo sapere cosa significhino quei ganci sospesi nell’azzurro di queste notte di estate  non capisco chi dovranno trainare anche due navicelle spaziali..non cerco spazio, ne ho tanto nel Veliero. ma è come il Cristo: pochi lo conoscono. Lui lo farà capire, soprattutto a me: sono gioioso e felice con la certezza che l’invisibile è nel nostro cuore. Amiamolo.

fiorello paci

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>