INTERVISTA A FRANCO,CAMERIERE DEL PAPA BUONO: GIOVANNI XXIII°

BUON GIORNO E BUONA DOMENICA,l’editoriale di oggi si apre con un intervista ad un  riminese, Franco mi pare,con il privilegio di aver portato per due anni la prima colazione al Papa Giovanni xxiii°, un pezzo di pane: storia della Chiesa. Ne siamo certi. L’ho incontrato nei pressi dell’ACI intento ad osservare un tiglio. Il profumo di Giugno fino a Luglio inoltrato. Mi ha colpito la sua giacchetta rosso azzurra:Interpreta la mia curiosità con una risposta precisa.-” è un regalo di un parente argentino,fans del San Lorenzo: sono i colori di quella squadra. Ho avuto la possibilità di un lavoro, ma Buenos Aires è troppo lontana, così dopo due anni di cameriere al Papa, ho fatto il servizio militare perchè il Papa mi ha detto: ” fai il tuo dovere devi servire la Patria”.-Mi deve scusare…ma tra il caldo, Buenos Aires, il Papa mi sto disorientando.  Il Papa col pomodoro? domando… Non raccoglie e chiarisce-No no il pomodoro ogni tanto…-Scusi ha fatto colazione…?ribatto e chiarendo con  la domanda per rientrare tra le righe.Scusi ma di chi sta parlando…?- Ma come ? le ho detto che ho fatto il cameriere al Papa…- Ma quale Papa?-cercando negli occhi la risposta. -Pensavo che l’avesse capito.Ho fatto il cameriere a Giovanni XXIII° il Papa buono.-E me lo dice così ? come se avesse fatto il cameriere alla Pensione Rosina. -Per quel Papa ho grande rispetto: Lui era il Papa, io il cameriere per la prima colazione. Sorrideva sempre..mi diceva: Tu meriteresti di fare anche qualcosa di più remunerativo , era affabilissimo. – Mi dica un pò cosa le portava di buono…-Non era un  mangione..gradiva zabaioni, formaggi, latticini e alla fine l’immancabile sigaretta.Aveva a disposizione una stecca di mercedes.- Quanti camerieri erano presenti nel palazzo Apostolico…?- In undici, ognuno con un ruolo diverso. C’erano anche altri  porporati da seguire.-Le piaceva il clima, un lavoro non facile per un ragazzo di 20 anni.?-Infatti eravamo troppo controllati, una disciplina militaresca. Bisognava dire per il giorno libero tutto il programma. Un lavoro molto impegnativo.-In occasione delle cerimonie, di pranzi con capi di stato, di visite di personaggi famosi come vi comportavate ?- In quelle occasioni facevano servizio persone qualificate,specializzate-Come ha fatto a raggiungere un posto di lavoro così prestigioso?-Un mio zio era autista del Papa, un altro zio faceva l’usciere al Banco di Santo Spirito.- C’è qualcosa che l’ha particolarmente colpito da rimanere nella sua memoria?- Mi occupavo anche delle rimozioni dei contenitori dei rifiuti…ho visto lo spreco di cose che noi da bambini sognavamo …-Di dov’è…è nato a Rimini o..-Sono arrivato sui sette anni precisa: io sono marchigiano della provincia di Macerata.- Ha fatto solo due anni- riprendo-perchè ha lasciato ?- Una mattina il Papa mi fa: ” ho un dispiacere per te”…mostrandomi la cartolina della leva per il servizio militare,,- ma io non ci vado…gli dissi”  questo posto non telo toglie nessuno, ma devi fare il tuo dovere di servire la Patria…” Mi domando ancora come abbia potuto entrare in possesso di quella cartolina…un Grande uomo. Finito il militare ho preferito lavorare all’estero, in EUROPA.- Franco con i suoi vent’anni ignorava che Papa Giovanni XXIII ha trascorso la sua vita tra diplomazia e politica. Un grande Papa veramente buono. Buona Domenica a tutti.

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