Con questo Covid 19 anche il computer è fuori strada con un gran desiderio di lasciarsi andare…quando invece sarebbe il momento buono di accarezzare la tastiera con pensieri di speranza, una bandiera d’amore per ricordare quelle persone strappate alle famiglie,al sicuro in case di riposo.Il meritato riposo dopo una vita di lavoro, di rinunce e di risparmi.Vittime e prede di uno sparviero arrivato da lontano,con un dirigibile o una motonave.Spiccato il volo o sceso in mare dal mondo del lavoro allineato al moto perpetuo della Cina…per accendere la fiamma del lavoro in una terra amica.Nel territorio dove potesse splendere un verbo dall’idea della Magna Cina: “laurà”.Qualcosa non ha funzionato se dal suo arrivo è iniziata la Vacanza Longa e non è finita.Alla luce del sole in pochi gg è stato costruito un grande Albergo allestito nei minimi dettagli per una permanenza obbligatoria: Grand Hotel INERNATIONAL QUARANTENA. In successione al Quarantena non poteva rimanere indietro un concorrente di prestigio dotato aeroporto e di porticciolo privato per le motonavi da turismo: PANDEMIA.La genialità senza confini ha creato una nuova formula di turismo ben separato ispirato da inverno e primavera:Gran Riposo.Il sapore di una condanna per non aver rispettato il giorno di riposo,un decreto ancor prima che apparisse l’uomo.Nella storia dell’uomo periodi così lunghi non si erano mai visti neppure quando l’unica risorsa scaturiva dalla terra. Adesso tutti sanno di sapere qualcosa su questo virus dal momento che non si riesce a parlare di altro.Pensate ai trasporti alimentari dalla Lombardia ai mercati del sud in transito dalla nostra Autostrada.Pensiamo ai nostri familiari nelle case di riposo a Dicembre quando arrivavano le prime notizie con le corrispondenze dalla Cina. Le loro chiacchierate prima di dormire quando il virus ha fatto capolinopossibili anche in Italia: sciura Maria saremo fortunati.Qui siamo al sicuro.La spudoratezza di questo virus che solo Totò sarebbe riuscito a spogliare con la sua canzone…Mala femmana per dare l’idea della perfidia del maledetto.Una patologia che riesce a bruciare la speranza…un sipario che non perdona per la fame di vendetta…l’esasperazione del lavoro senza il giorno di riposo…la rabbia della terra costretta a produrre sempre tra aria libera e serra senza respirare…sospetti brutti e possibili se attaccano l’uomo nella respirazione..pensiamoci. Ma soprattutto lasciamo riposate terra e lavoro . Fiorello Paci