Un titolo, quanto basta, abbracciato alla tastiera per dare un sereno buon giorno ai miei quattro lettori.La Rimini di oggi,città copertina per stare alla moda sull’onda di ritorno di Italia 900,il cinema,la donna, le immagini,lotta serrata tra la cinematografia e la Tv per mantenere spazi, utenti e pubblicità. A farne le spese la carta stampata.Un arrampicata sugli specchi per stupire da tenere avvinta l’utenza, lettori, telespettatori,amici del cinema.Per alcuni anni l’ha spuntata il cinema per l’entrata in campo del caricaturista di Rimini sbarcato a Roma con il suo zaino ricco di sogni e ricordi.Roma una città aperta alla genialità creativa di Cine città,uno scatolone di cartapesta trasformato da Fellini in una seconda Rimini.Una scoperta, una fortuna il retrobottega,diventata la cassa forte del cinema.Il di dietro il davanti del cinema, con la donna sovrana, regina.La furbizia strategica di Federico Fellini ha la sua base sul fascino della femminilità dai tempi del primo uomo,la costoletta di Adamo. Una distorsione del bello trasformata in ossessione visibile in ogni film del regista.Quel voglio una donna, urlato in cima alla pianta,con l’intervento della suorina,dell’Ospedale, l’immagine della caccia alla disponibilità della donna,che si lasciava andare alla bellezza.Il leit motiv di tutti film di Fellini anche se nel film la Strada spunta fuori la bellezza vera di Federico Fellini:la dolcezza di Giulietta innamorata di un uomo violento, Zampanò mercante di strada.Evidente una presenza,un inno alla duplicità dell’uomo: il corpo e l’anima. Il regista di Rimini con la donna era riuscito a riempire le sale di tutti teatri del mondo come ai tempi di arrivano i nostri. Un elogio al sindaco di Rimini per questa intelligente e riconoscente riscoperta di aver riacceso il vulcano che ha dato tanto al turismo riminese…la spiaggia più conosciuta nel mondo grazie al regista di san Giuliano…che in via Marecchia…la mia strada tra i monti e qui al mare che ha tanto profumo di via Margutta. Qualcosa son riuscito a sapere dal tuo cuginetto pittore, il Titti di via Bissolati,da farlo diventar matto per i pennelli, la nipotina e le due gemelline…ricordo la fuga del trio…di appena cinque anni…passato il ponte Tiberio, fermate ai vigili nei pressi della Fiat Sartini. Il centenario del regista una seconda fiera per l’economia riminese assieme al rilancio del centro storico. Un bel grazie al riminese di San Giuliano Borgo.Adesso dovrei dovrei parlare di tv, del successo del grande Fratello Vip,che di felliniano qualche cosa ce l’ha, ma non possiamo confondere l’acqua con il vino…lo scriverò sicuramente un pezzo sui Vip del grande fratello…mi piace vedere e scoprire.a gioia del bello se rende sereni..a presto dal vostro cronista di strada…di Federico mi piace tanto la STRADA…il mio giornale. Fiorello Paci