IL VELIERO GIORNALE SORGENTE DI SERENITA’ DEL CUORE

IL 24 GIUGNO NATIVITA’ DEL PRECURSORE, sacro giorno delle erbe salutari,sarà passato un mese, dal varo del Veliero, unico quotidiano, libero ed indipendente dai nodi scorsoi che massacrano lettori con la complicità dei giornalisti.C’è una legge di mercato, che tiene sotto stretto controllo i media,per evitare slittamenti dai patti concordati tra il potere finanziario e i loro delegati addetti alla gestione: il mondo politico.Gli editori tra il fuoco incrociato di queste due energie. I giornalisti  debbono adeguarsi per ricevere ogni mese il frutto di un lavoro rischioso. In gioco valori come la libertà di stampa e la dignità della persona. E’ noto che il disagio nel posto di lavoro,come la poca serenità del cuore possono danneggiare ritmi creando problemi alla produzione.Fin dal primo giorno ho fatto notare che a noi interessa non tanto andare sui problemi, ma arrivare direttamente alla soluzione. La serenità è importantissima per raggiungere risultati in ogni settore tra gli spazi dove si trovi  operare la persona: la libertà e il rispetto priorità assolute. Il chirurgo che parla con gli assistenti, l’avvocato nell’arringa, l’inquirente per la delicatezza nel porre domande l’autista di un pulman, il sorriso di un pilota,la gioia negli occhi di un infermiera,un professore in cattedra che espone  con riferimenti precisi,rapportandosi al mondo degli studenti, la casa,i giochi,le passioni,delusioni,scherzi, otterrà tutto, sicuramente riuscirà a mettere in condizione di tirar fuori il meglio.Senza volerlo ho ricordato Socrate evidenziando il valore del sistema preventivo di San Giovanni Bosco.Un traboccamento dalla didattica al sociale, coinvolgendo le risorse dell’uomo da trasformarla in energia naturale per arrivare al risultato senza fatica. Ieri sono andato dai miei nipoti a Miramare per sperimentare l’importanza della serenità:Beatrice con il suo esame di maturità. Pietro per una piccolissima revisione al suo inglese. Fiorella mia figlia, ufficio e casa, un genero dottore commercialista come tutti i commercialisti sepolti da continui aggiornamenti, una professione stressante. Sono riuscito come sempre a coinvolgerli tutti:sottolineando tutto il loro bello.Eravamo tutti felici: mentre riposavano sono andato sul lungomare sotto il sole delle 15 con una sgambata di mezz’ora. Non sarei stato capace di farlo a 30 anni:arrivato a Rivazzurra alla fontana di un bagnino una ristorata alla testa e ritorno: senza una goccia di sudore. Al mattino 45 minuti al Parco: dopo Miramare sul Fila Dritto del Sindaco in poco tempo in Via Matteotti e ripartenza per San Martino in XX nella chiesetta del 96 enne Don Probo Vaccarini. Rifornimento di serenità: sono le prove tecniche prima di raggiungere i miei monti tra Badia Tedalda e Balze.Lassù nasce il mio fiume: Il Marecchia. Lassù svetta il Monte Zucca periscopio della mia vita: da lì si vedono le finestre di casa mia di Anghiari, si vede La Verna la grande croce di legno che Padre Pio che mi suggerì di sposare…”  presto”. Ora Lei vola  ma non mi ha  mi ha lasciato solo…senza staccarsi mai un attimo…”..voglio vedere quando la finisci…”.Incredibile ma vero:è felice per quello che faccio. Mi piace la serenità: lo scopo del mio giornale di questo giornale IL VELIERO: quanto prima girerà il mondo.C’E’ TANTO BISOGNO DI SERENITA':  IS POSSIBLE…

fiorello paci

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