IL VELIERO, giornale del bello e del buono all’ assemblea del PD del Borgo San Giuliano

Erano  anni,quasi mezzo secolo che non partecipavo  più ad una riunione politica in un partito:in questa occasione con una veste un occhio attento al doppio ruolo di iscritto e di giornalista. Non è facile rimanere fedeli a due ruoli e al giudizio sereno di una persona che segue disinteressatamente gli scritti stando attento a non sbagliare. Non è semplice rimanere fedeli all’oggetto del giornale,la ricerca del bello e del buono e all’innata disponibilità di servizio per gli altri.Al senso del rispetto profondo dell’amicizia e al desiderio di poter vedere e scrivere e parlare di un gruppo di persone innamorate del proprio territorio disposte a sacrificare del tempo prezioso.Per spendersi soltanto il bene comune.Senza l’ombra di una sedia o di un guadagno.Ho lasciato passare tre giorni per arrivare al cuore della riunione: il contributo  di un borgo storico per il Congresso nazionale di un partito di Governo. Premesso che non sia facile né semplice provo a  mettere giù quello che ho provato, quanto ho sentito stando insieme a persone che avevo visti bambini e ho ritrovato pensionati o professionisti. Sono rimasto sorpreso  per  l’unanime desiderio di tutti di raccontare le proprie esperienze  confrontandosi con la cultura che stiamo vivendo giorno per giorno. E’ stata una sequela di errori, con la responsabilità di tutti  per la mancanza di un rapporto fattivo di ascolto con la pubblica amministrazione.E’ apparsa una carenza di collegamento con chi decide le sorti del paese e dovrà prenderne atto il prossimo Congresso sull’importanza dei Circoli per una funzione attenta alle necessità del territorio. Come giornalista si nota  la mancanza di un sereno rapporto con la stampa mentre come iscritto sarebbe  più opportuno vedere  il circolo  meno cerchio e più quadrato intorno all’amministrazione pubblica. Tra l’altro l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, dott.essa Sara Donati, presentatrice della lista Orlando,mi è sembrata molto attenta a stabilire un rapporto con il circolo.Mi ha fatto piacere conoscerla per la sua caratteristica professionale vicina al lavoro dei giovani:un elemento molto importante  per la realizzazione di un progetto legato ai giovani. Mi è sembrato di cogliere in tutti la voglia di arrivare a costruire una comunità nuova dove tutti possano dare il proprio contributo per il benessere di tutti uscendo dal privilegio e dal particolare: più attenzione  e più ascolto per arrivare  a soluzioni.C’è un gran bisogno di creare famiglia con chi amministra. A san Giuliano Borgo trovare persone fuori da vecchi schemi disposta a spendersi per gli altri  è un segno positivo che qualcosa sta cambiando: per uno che era arrivato nel Borgo nel 62 in piena bagarre sia nel rapporto Chiesa Borgo,senza contare alla guerriglia destra sinistra o alla lotta DC/Pci c’è solo da prendere atto che il popolo italiano sta uscendo da un lungo sonno.E’ arrivato il momento di costruire: la gente sa e capisce chi ha dimostrato di lavorare e chi strepita per volerlo fare. La politica non sarà più un miraggio:dovrà stare molto attenta sull’aspetto fiscale per far tornare l’amore e il desiderio per il lavoro soprattutto nel Commercio e nell’Artigianato. Le persone hanno un gran bisogno di ascolto: quanto mi è sembrato i capire sia come giornalista che iscritto al Circolo della Barafonda di San Giuliano Borgo. Un bell’incontro: grazie Borgo Italia.                 Fiorello Paci                   

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