Lo posso affermare avendolo sperimentato personalmente: abbandonandoci con fede nella volontà di Dio o affidandosi a Lui nella disperazione.E’ terribile la malattia con la paura di perdere un figlio: fa scatttare per quel briciolo di speranza che non muore mai. Sono gli aspetti che muovono quel rapporto speciale esistente tra me e Dani, capofila della nidiata dei figli: un legame di fiducia e di reciproca stima. Utilissimo per scioglie subito il nodo, il cuore e l’importanza di questo articolo, evidenziando il rapporto esistente con questo figlio.L’amore filiale e paterno. Daniele è un magistrato senza bisogno di aggettivi per definirne lo stile di lavoro: fino a pochi giorni fa è stato in Sicilia.Precedentemente Pubblico Ministero a Rimini, Giudice udienze preliminari a Pesaro, 6 mesi a Trapani, quasi cinque anni a Palermo, sei mesi a Caltanisetta. Con il suo rientro nelle Marche avrei potuto spegnere anche il cellulare: l’ho riacceso solo per serenità e mi ha fatto perdere il sonno diverse volte.Quelle telefonate di terza serata per sapere se il babbo dorme, respira a mezzanotte o nei pressi. Daniele, in vacanza a Terra del Fuoco con la famiglia, non mi ha mai telefonato dopo le 21: in sei anni di Sicilia non è passato un giorno che non mi telefonasse. Ci vogliamo bene. Quando è risalito con la Ypsilon da Caltanisetta ha percorso più di 1200 km dalle 6,30 del mattino alle 18,30 di Rimini sud…uno sfilatino di ore nello stesso giorno. Ogni due ore lo chiamavo per seguire il suo itinerario. Considerando l’età, visto che in macchina continuo a muovermi e i percorsi preferiti sono proprio quelli dell’Appennino non vedevo l’ora, di ripercorrere quello già provato Parma La Spezia ed è successo il terremondo stamattina,quando ho detto sto partendo per rivedere quel passaggio tra due mari. Ho dovuto rinunciare. Mi spiace dover rinviare quest’incontro, aperto ai grandi temi della pastorale cristiana dalla vedovanza alla Famiglia, problemi del nostro quotidiano per una cultura alla deriva. tra l’altro avevo notato un altro interesse di Speranza e Vita. Sono rimasto affascinato dal motore di Padre Mauri per avviare questa realtà : Fede e pedalare senza tanti calcoli. Il sacerdote credeva molto sulla capacità persuasiva della stampa: ho riconosciuto nel movimento sia la figura di Don Bosco con Letture Cattoliche che l’immagine di Don Oreste Benzi con il Pane Quotidiano. Apro una piccola parentesi: a fine secolo Don Oreste di suo pugno nel giorno della conversione di San Paolo, 25 Gennaio, mi scrisse un pensiero: “il tuo compito Fiore di seminare speranza tra i fratelli che il Signore ti farà incontrare “. Casualmente avevo conosciuto persone legate al movimento e ho partecipato a due incontri di preghiera a Modena e la successiva in un Santuario di Vicenza. Mi era capitata l’opportunità di partecipare direttamente nella sede direttiva del movimento che ha coinciso con questo sciopero: sapevo che in macchina, avrei potuto farcela abbastanza bene, nonostante la comodità dei treni. Potrebbe essere rinviato a domani,ma non sarei andato solo, non conosco il regolamento, credo che ci sia l’aspetto congressuale per rinnovi delle cariche. Ad una cosa ci tengo molto, mettere a disposizione del movimento il mio piccolo quotidiano su Web, per i giovani e la Famiglia: ma potrebbe esserci qualche altra cosa tra i monti. Non c’è nulla di casuale…la paura non è una bella parente della Fede…Forza Sestri…occhi al Cielo ! Fiorello Paci