L’attuale Governo avrebbe avuto tutto il tempo per assicurare un vero cambiamento al modo di gestire la cosa pubblica e non l’ha fatto: ritorna sempre a galla il vecchio sistema di spartizione in base ai successi elettorali di gruppi e candidati. L’orgoglio, l’ambizione sono dei brutti consiglieri capaci di rovesciare alleanzein grado di cambiare presunti sonadggi da un giorno all’altro. Sufficiente un arresto, un indagato, per tornare al punto di partenza.Alzare i toni in un comizio da l’idea del vincitore, un aspetto che indispone quasi sempre l’elettore. I nuovi ministri fanno riferimento al nuovo elettorato quando invece non c’è certezza alcuna che sia ancora dalla loro parte. Stiamo affrontando un elezione importantissima per una sterzata alla politica europea con lo stesso impegno di un elezione politica per reimpostare l’azione di governo nazionale. L’antagonismo Di Maio Salvini ha le stesse caratteristiche di vecchie diatribe Prodi Bertinotti o Prodi Dalema per la Presidenza del Consiglio. Gli italiani di cui tanto si parla sono abbastanza stufini di questo modo di interpretare la cosa pubblica. Alle ultime elezioni il partito degli scontenti aveva ritrovato la speranza nelle due colonne la vera possibilità di un cambiamento nella compantezza dei due proponenti. Ma come tutti possono notare non c’è stata l’unione e tanto il cambiamento di stile. Un aspetto che intristisce ed ha messo le ali al nuovo PD di Zingaretti, che come gli altri però anziche puntare esclusivamente all’Europa, il pensiero è a Roma. Le discussioni delle forze governative stanno togliendo prestigio al Presidente del Consiglio che si dibatte per portare a casa dei risultati propositivi puntando sull’esportazione dei nostri prodotti. Ho notato che alcune considerazioni mi sono state cancellate sotto il naso: ho voluto solo mettere in evidenza che il PD se avrà unn aumento di voti deve solo ringraziare il logoramento più che evidente tra le due colonne Lega Cinque stelle…con la pressione dell’Architrave Silvio Berlusconi pronto a rientrare con Forza Italia…in ritiro a Coverciano. Durante questa campagna elettorale ho conosciuto una simpaticissima candidata di Reggio Emilia: Roberta Mori una sostenitrice dei diritti della donna. Presente nella lista del PD alla fase di ripartenza…attenzione Zingaretti occhio ai bisogni che partono dallla strada…che mi avevano allontanato dal partito della speranza. La pulizia non è ancora finita. Fiorello Paci