Il Castello di Gradara…nel giorno delle Palme…sotto lo sguardo di Maria Ausiliatrice

I castelli come i musei,poterli visitare in due sarebbe più opportuno per coglierne tutti messaggi che arrivano dal tempo.  A meno che dal castello o dai musei il visitatore aspetti delle risposte personali.E’ proprio il caso mio.Può capitare, in periodi di bilancio della propria vita,come nel periodo pasquale, di avere un bisogno di luce per avere la certezza di un buon cammino sulle tracce di Dio.Lo si avverte soprattutto per chiedere un aiuto,in occasioni di scelte per soluzioni importanti o difficili. Oggi  sono uscito da solo, rispetto alle altre domeniche  di primavera estate dedicate a santuari e sagre. Il castello mi mancava. Mi sono orientato su quello di Gradara ,che avrei potuto conoscere agli inizi anni 70o con mia moglie i tre figli più grandi:lo raggiungemmo sollecitati da alcuni parenti parenti di Cremona. In quell’occasione,non mi sentii interessato e  preferii fermarmi in  tavolino del chiosco adiacente al Castello per evitare un fastidioso problema: l’horror vacui. Il senso del vuoto.Oggi  sono entrato soffermandomi sulle parti centrali del castello tralasciando i camminamenti: la bellezza armoniosa degli ambienti e la loro conservazione mi hanno trasportato in pieno medio con il ruolo di capitano di ventura a difesa dei più deboli.Osservare la stanza della tortura,sottobraccio alla stanza della Giustizia,lo splendore delle camere dei principi allineata a quella del Cardinale provocandomi delle emozioni in contrasto con l’evento religioso del mattino con la Domenica delle Palme.La ricchezza,lo sfarzo,la storia della Chiesa, la Giustizia.E’ la storia dell’uomo: con i suoi limiti e la sua bellezza.Dei valori a confronto con la  serena libertà di scegliersi il proprio cammino senza demonizzare o giudicare nessuno rispettando le scelte di tutti. Dobbiamo accettarci così come siamo per migliorarci. Una visione del mondo e della vita a 360 gradi lasciando ad ognuno il diritto di affrontare con gioia il proprio sentiero: con la certezza che ognuno di noi a fine corsa si troverà da solo di fronte a Dio,per rendere conto delle proprie azioni. Probabilmente se capissimo questo passaggio importante saremmo più buoni e più giusti. L’altra risposta che mi aspettavo prima di lasciare il Castello,la sorpresa di trovare un quadro di Maria Ausiliatrice: un emozione che  mi ha fatto trovare tra le braccia di una addetta del Castello che mi ha impedito di cadere.Molto gentile: a grandi linee mi ha tratteggiato la storia recente del Castello di Gradara. Una giornata molto intensa:una Domenica delle Palme da ricordare per essere uomini e apprezzare od amare di più Dio uomo: Gesù.                       fiorello

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