Gli anni son tanti con una vita mai sull’appiattimento, ma una caduta come quella del 5 di Novembre di fronte ad un negozio del Borgo San Giuliano l’avevo vista solo nei film.Una caduta sbattendo a terra in avanti senza difese: con le mani impegnate.Sulla mano destra avevo una bottiglia di acqua minerale, la solita borsetta azzurra di stoffa sulla sinistra, gli occhi puntati in alto all’insegna, a seguito di una visita e telefonata precedente. Sono inciampato in una trappola distesa a terra battendo all’improvviso violentemente il naso ed il ginocchio dx, riverso a terra e disteso a croce. Diverse persone dai negozi vicini hanno cercato di aiutarmi comprese un paio di persone scese del negozio stesso che stavo cercando: ho cercato di rialzarmi da solo e ho urlato rimproverandoli per una distrazione che avrebbe potuto avere un esito disastroso. Mi sono solo meravigliato come abbaia potuto rialzarmi dopo una botta simile.Avrei preferito tornarmene a casa, ma vista la loro gentilezza sono entrato: una medicazione al ginocchio e successivo controllo per l’acquisto di quanto mi serviva. Uscendo ho dato un’ occhiata all’orologio: 17,25. Sono passato poi prima della chiusura a ritirare il prodotto. Ero sconcertato. Ma ieri nel tardo pomeriggio aprendo la posta arrivata al mattino ho aperto una lettera da San Giovanni Rotondo e un avviso delle poste. Nella lettera di San Giovanni Rotondo un invito personale per una cerimonia nella Chiesa delle Grazie di San Padre Pio: chiusura dell’inchiesta diocesana per la Beatificazione e Santificazione del servo di Dio Fra Daniele Natale mio amico fraterno. Lo considero un mio familiare: non posso definire amico una persona che mi ha spalancato le porte del Cielo. Sono stato uno dei testimoni e vorrei esserlo per la sua Santificazione per due episodi recenti: l’ultimo la sera di chiusura dell’inchiesta diocesana dopo la Celebrazione Eucaristica iniziata alle 16,30 del 5 Novembre come da invito pervenutomi 11 dopo la cerimonia…ma Fra Daniele contemporaneamente quel sabato 5 era con me…non sapevo della cerimonia…me l’ha detto espressamente il frate di Dio salvandomi la vita…non sono un privilegiato …Fra Daniele mi ha insegnato a seguire Cristo gioioso…ad amare chi soffre… Fiorello Paci