…il resto non serve…è poesia e purtroppo “carmina non dant panem. E’ il capitale la leva che smuove il lavoro. Credo in un idea,che è stato lavoro, una vita di lavoro e potrebbe tornare ad esserlo se lo è stata ed è risorsa.Soprattutto in momenti di crisi come questa, che non è crisi economica,solo un pretesto per eliminare mano d’opera.Il bisogno di arricchirsi più in fretta. Un abile gioco di interessi momentaneo,un prestigio con movimenti di borsa, fluttuazioni del danaro,ma non è stabilità.Il capitale è certezza, sviluppa lavoro, una filosofia che investe assicurando benessere senza pretendere o esigere.Il capitale è ritorno e spartizione del profitto. Non è risparmio, è lavoro. Ho notato con piacere, che organizzazioni presenti sul mercato del consumo on line hanno già adottato questo criterio di mercato e ne sono orgoglioso. Quello che sto promuovendo da tempo è diverso: da lavoro, è una sveglia, utilissimo per i giovani. Crea speranza tra i fuori campo sbalzati dal posto di lavoro. Ho deciso di non proporlo più in assemblee, convegni, in momenti di svago: sarò disponibile come sempre ad illustrarlo al capitale serio.Un’ opportunità,per il capitale per un ritorno sicuro a piccoli passi, sperimentato sulla roccia e sulla sabbia: utilissimo per la disoccupazione.Inutile continuare a parlare dell’acqua di mare, è salata: lo sanno tutti. Confessiamolo che la stiamo rovinando. Evitiamolo. Un riferimento, una similitudine l’acqua di mare nell’era delle immagini. Ammettiamolo invece: è il capitale lo sviluppo del lavoro.Non ho altro da aggiungere. Sono arrivato a questa determinazione dopo la giornata di ieri e una lunga conversazione telefonica di fine giornata. grazie 10 Settembre. Oggi riposo: osservare il mare dall’alto. Sembra più bello. Fiorello Paci