Domani con Gesù a Gerusalemme… saliremo il primo gradino di una festa che apre e spalanca le porte del mistero. Illumina e conforta il cammino di chi sta raggiungendo a fine corsa il Regno della Vita e non muore e incoraggia i cristiani a cibarsi quotidianamente di un mistero.Quel pezzetto di pane che Gesù direttamente trasforma nel proprio corpo durante l’ultima cena e indirettamente si rinnova. Ogni volta con le parole della consacrazione proclamate dal sacerdote durante la celebrazione Eucaristica. I sacerdoti dovrebbero avere la consapevolezza di cos’ hanno tra le mani: sarebbe altrettanto confortante conoscere tutti cosa si nasconde in quel cerchietto di farina. Dobbiamo fidarci di chi ha potuto vedere il volto di Gesù.Si nasconde il padrone del mondo e la sua circonferenza è molto più grande dell’Equatore, la cintura che circonda il globo. Chi mai potrà misurare l’immensità di Dio, chi potrà mai valutare la grandezza e lo spessore del suo cuore con quel gesto di amore sconfinato per noi, per te. L’invio del figlio sulla terra per liberarci dalle tenebre dell’egoismo.Domani in trionfo: i discepoli e gli Apostoli hanno voluto sperare fino alla fine che fosse il liberatore, l’eroe che avrebbe sconfitto i romani. Avevano visto e ascoltato con il suo battesimo e con la sua Trasfigurazione chi fosse veramente Gesù, figlio di Dio. Hanno preferito vedere in Cristo il condottiero di giustizia. Oggi si continua ad ignorarlo a non capire il suo messaggio di amore per rinnovare il mondo. Sono ancora i Cristiani di Gesù a pagare il prezzo del loro credo. Dopo le persecuzioni Roma è crollata, il sistema Impero si sfalda provocando l’arrivo di una religione attenta al decadimento morale. L’uomo non uccide il fratello solo con la spada:il pensiero, l’isolamento sono ancor più malvagi e se Dio lo permette, lo fa per dare il tempo di uscire dalla prigionia del peccato e l’uomo non capisce.. stordito dal piacere e dalla sete di vendetta. Un cristiano senza amore per il perdono è il miglior testimone del male… la Croce non ha insegnato nulla. A Dio non sta bene; è cronaca. Dittature,muri, eserciti sono scomparsi uno ad uno. C’è solo da augurarsi che non si stanchi. Domani Gesù in trionfo: si capovolge tutto con un processo al Figlio. Accusato di assurdità insostenibili con il buon senso con il frazionamento dei 10 comandamenti ridotti a più di 500 norme che hanno permesso a Gesù di finire in Croce. Fino a quando non avremo capito che Cristo è amore della Chiesa non abbiamo capito nulla. Il ritualismo va praticato: dobbiamo scendere dai piedistalli. Amore è rispetto e rinuncia per tutti: la testimonianza è un gesto che riesce a coinvolgere. L’autoritarismo vuole numeri: l’autorità cerca e ama e persone. Vogliamoci bene. Fiorello Paci