Ieri una di quelle giornate che segnano lavita, capaci di lasciarti nella mente e nel cuore una luce, un segno che il tempo riesce a trasformare in pietre mililiari. Riferimenti e fari.Una giornata importante apertasi nell’ufficio di mia figlia Gloria, lo scarica nido riuscita ad imporsi come consulente nella privacy. Un settore importante a tutela del vasto mondo del lavoro, fulcro della creatività e della genialità italiana.Un mondo che sta lentamente tornando in quota dopo anni di silenzio, di stanca, un cuscino di riflessione che stava assumendo l’aspetto di fine corsa. Un risveglio che ha coinvolto tutto il mondo del lavoro, dall’Industria all’Artigianato al commercio. Una sensazione, emozioni che hanno potuto provare i miei coetanei dopo la distruzione della guerra. Colti da quel desiderio di muoversi, di ricerca,per uscire dal ristagno della paura delle macerie.Un gran bisogno di pace.Risbucarono le biciclette dalle cantine e la genialità italiana dette bella mano per favorire la voglia di muoversi per raggiungere in fretta il posto di lavoro e la gioia del ritornoso l’Italia e l’Europa.Una corsa, una lotta una conquista. Cronaca di allora e cronaca di ieri come cronista della strada.Sto cercando delle soluzioni assieme ad altri volenterosi il modo di evidenziare le cose belle del nostro Appennino per evitarne l’abbandono e rimettere in evidenza le sue caratteristiche più importanti: il
…..A questo punto io mi fermo e denuncio chi ha tolto il cuore dell’articolo mentre stavo scrivendo.Un offesa all’Italia e al giornalismo. Fiorello Paci