CONTE DI MAIO SALVINI….li chiamavano trinità…e se avessero ragione ?

Pe r ribadire che la democrazia  è un valore inalienabile alla volontà popolare riscoperto nelle difficoltà disattese dalla politica che non sempre la protesta può risolver Tenendo conto del governo attuale non  possiamo non rilevare l’entusiasmo della triade governativa non disgiunta dalla fermezza del Presidente del Consiglio sia nel trattare  con i vari pari grado degli altri Stati considerando la sua attenzione verso le classi più deboli. Non è sicuramente uno sprovveduto, ma un rappresentante  della cultura  per il suo ruolo di docente universitario. Molto disinvolto per la sua convinzione si essere dalla parte giusta per rinnovare un sistema difficilmente controllabile. Tiene conto delle richieste dell’elettorato. Consapevolmente deciso. Di Maio ha un piede in parlamento l’altro sulle piazze della campagna elettorale e gli occhi sulle fonti energetiche per recuperarne le risorse cercando di ottenere  una risèposta dalle piccole imprese   più trascurate per rinsaldare l’economia egemonizzata dopo la rivoluzione industriale dalla grande industria. Il cambiamento di rotta della triade. Di Salvini tutto si può dire e che voglia bene all’Italia è fuori dubbio. Il nodo da sciogliere è solo sotto l’aspetto per lo stanziamento delle risorse per risolvere le grandi riforme in corso di attuazione mai affrontate così radicalmente. Saremmo i primi nel mondo se dovessero essere realizzate senza ricorrere ai soliti accorgimenti delle tasse. La cosa che maggiormente rattrista è la muraglia cinese tra maggioranza e minoranza…che impedisce di trovare la soluzione giusta tra la protesta e la proposta…sicuramente la prevaricazione è arrivata ad una svolta…e spalanca le porte alla speranza che posssa vincere il buon senso sulla politica di parte.    Fiorello Paci

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