Era qualche giorno che non ci sentivamo e non è che ci rivediamo per festeggiare il Gazebo Isaia ma per un motivo che coinvolge tutti…la giudiziomania senza corti di appello. La condanna degli egoisti che non trovano mai il tempo di guardarsi allo specchio o l’accortezza di usare degli occhiali rosa per osservare il tanto bello che scorre prima di perdersi in mare. Vorrei fare una sfida al re dei pessimisti in una notte nera senza un briccico di luna per scoprire un puntino bianco da spalancare il Cielo.E’ vero che la fortuna aiuta gli audaci ma il pessimismo articolato a volte strozza la fortuna. Immaginiamoci in una notte scura con l’ottimista a pesca di rane pescatrici per una sfida contro il re del pessimismo in una barca grigia. Non ci sarebbe bisogno di arrivare nel mar Nero per avere un idea del buio pesto: una volta lontano dalla costa,con il cielo senza stelle e di una luce neppure l’ombra, solo da un emozione potrebbe arrivare un po di luce.Proprio un ora prima dell’alba a fronte di una sconfitta del povero cronista, un baleno nella mente riapre la partita con un’intervista. Una domanda secca dello sconfitto al re de pessimismo. – Sua altezza,non ha mai avuto un momento di debolezza,un attimo di smarrimento da provocarle un emozione, da commuoversi, da versare una lacrima,pensando o immaginando alla bellezza della luce…-Sì- risponde il re- quando qualche minuto fa lei ha sussurrato..Spirito di Dio pensaci tu…ho pianto…- Il cronista abbassando istintivamente gli occhi all’altezza delle ginocchia nella muta..scorge quattro puntini bianchi…che sprizzano un piccolo raggio di luce che va ad illuminare ai piedi del re la sacca con dodici rane pescatrici.Con il primo sprazzo di luce dell’alba non sfuggono al re del pessimismo. Piange. Il crollo dell’orgoglio aveva rimosso dal pessimista quel briciolo di amore che tutti possediamo. E’ dalle imperfezioni che possiamo trovare sempre la chiave di lettura per volerci bene…Eravamo partiti con il Vangelo di oggi con Gesù che ci avverte tutti quando stiamo per emettere delle sentenze da giudicare un fratello per escluderlo dal nostro sguardo…”…prima di togliere la pagliuzza dagli occhi di chi ti sta vicino…togli la trave dai tuoi occhi e la pagliuzza scomparirà facilmente..”…insomma se riuscissimo a raccogliere umilmente tutte le nostre travi potremmo avere legna per tutto l’inverno e costruire tante città di legno. Sta tuonando e tra poco pioverà sul mio gazebo rafforzato con diverse travi ieri sera 24 Giugno…a voi tutti gioia e pace. Non giudichiamo mai…per non essere giudicati da DIO. Fiorello Paci