Un articolo che interpreta alla lettera lo spirito che anima questo giornale: evidenziare le cose belle esistenti per indicarle ai lettori. Non vogliamo stupire per attirare l’attenzione da poter vendere un prodotto più facilmente secondo una legge di mercato definita saggiamente specchietto delle allodole.Siamo felici di esistere e vorremmo trasmettere questa gioia per edificare non per incantare: in un momento piuttosto difficile che tende a valorizzare esclusivamente prodotti relati alla bellezza del corpo da consentire un maggior consumo richiesto dal mercato. I preti grazie al Cielo, non debbono vendere prodotti ma hanno un compito attribuito ai vigili urbani : indicare strade.Quali sono le strade giuste che uno vorrebbe percorrere e fatica a rintracciare? Una bella domanda. A mira di naso tutti quei sentieri poco conosciuti che interessano poco al mercato: non ha sagre. Eppure proprio su quei percorsi si nasconde il tesoro che piace ai piccoli,ai semplici a chi cerca aria pura, il ristoro dell’anima: la fame di bene, la sete del cuore, il bisogno di Dio. Oggi è il compleanno di Don Probo Vaccarini: sacerdote. Si è fatto prete tardi: dopo che la sposa aveva cambiato casa e scuola.Un distacco ad insegnare lettere, probabilmente latino e greco ai pescatori che aveva scelto Gesù per la sua Chiesa: un corso di aggiornamento voluto dall’addetto alla porta del Cielo. San Pietro con le sue paurine. Un uomo, un Santo.Non è facile capire con il criterio attuale che considera la vita una palestra speciale per arrivare al successo,raccogliere applausi, accumulare danaro possa esserci una famiglia intera che sviluppa soltanto pensieri, presenti nei campi del Vangelo.Nulla di straordinario:a Dio tutto è possibile.Le primavere da festeggiare sono 97:un bicchiere di sangiovese, della vigna di San Martino in XX. Stazione di servizio di Don Probo attrezzato dal gruppo Svevi. Dopo il sacrificio Eucaristico l’inno nazionale: “Andrò a vederla un dì” Appresso festicciola a ricordo di Via dei Perugini: gioia di vivere.