Dopo tanto gattonare, Carletto andava veloce come un razzo, proprio come il suo gatto, ora sta su due piedi. Non sa Carletto perché gli sia venuta la voglia di andare a due zampe, forse per imitare la mamma e il babbo. E’ una fatica stare su due piedi, Carletto riesce a fare solo due o tre passi, poi si butta giù e va a gattoni, non sa proprio perché ha così tanta voglia di andare coi piedi, non lo sa proprio…è una fatica. La mamma gli mette un’infilata di sedie a cui lui si appoggia,e gli dice:”Bravo, bravo, fra un po’ camminerai”. Forse è importante si dice Carletto e si raddrizza a più non posso, si impegna al massimo, stringe i denti e parte in quarta, uno, due, tre, e via, non riesce a fermarsi, non sa come fare a fermarsi, si appoggia ad una superficie…”ahi che male era bollente, ua, ua, uaaa” era il vetro del forno. Via subito dal medico,a Carletto il medico proprio non piace, e ritorno a casa con le mani bendate, almeno il dolore è scomparso, forse il medico serve a qualcosa. A dieci mesi Carletto ha imparato che esperienza non vuol dire altro che hai preso un sacco di batoste…come si fa ad imparare senza esperienza? Sarà possibile? …..Anna calante….Luna a ponente….mi sa che tu….hai lo specchietto avantretro per osservare il mondo che gira dai meridiani paralleli e l’Equatore con fiore sat.artificiale…porca mai ali ai sat….Nespola si è scottato alla maniglia del forno…che Tu…turututu…hai visto con il sat…fior del Mare. Punto e svirgola; !