La buona notte è l’ultimo saluto del giorno che muore e sarei felice che il saluto di questa sera arrivi a persone che non lo ricevono più.Ho provato questa sensazione dopo la scomparsa di mia moglie entrando in un mondo del tutto sconosciuto senza riferimenti da cercare un aiuto per affrontare la notte. Sono momenti difficili senza risorse per il silenzio dell’anima: l’uomo è solo. I ricordi, belli o brutti non sono in grado di stemperare il freddo della solitudine,affacciatasi con la perdita della persona cara e si infrangono come flutti sulla casa trasformatasi in una scogliera rimasta vuota.Un vuoto incolmabile che sono riuscito a superare per la buona notte di un amica carica della stessa croce: aveva perduto il marito quasi contemporaneamente alla scomparsa di mia moglie.E’ stata la mia salvezza consentendomi di riflettere e convincermi che la vita non si fosse proprio fermata. Una bellissima donna, una mamma: mi sfuggiva il senso della bellezza, apprezzavo la sua maternità con quella buona notte per la capacità da farmi uscire dall’inverno della stagione e dal freddo dell’anima. Mi ero affezionato a quella voce senza tradurla in una relazione immerso com’ero in un oceano di pensieri tra mari di nodi da sciogliere. Ho scoperto il valore della preghiera comprendendo la forza della Spirito Santo grazie a quella voce amica. Si meraviglia quando le accenno a quel periodo e ripete di non aver fatto nulla.Vedete il grande valore di un saluto,l’importanza di una buona notte: tra i lettori, gli amici potrebbe esserci una persona con questo bisogno di una voce amica per continuare a sperare nella vita. Non si è soli: buona notte dal cuore di un amico da un giornale in grado di girare il mondo dalla spiaggia di Rimini. Buona notte un sogno come un film: alla regia Federico Fellini. fiorello paci