U n articolo che vorrei scrivere sotto dettatura da Gesù risorto inviato dal Padre sulla terra per salvarci con il suo insegnamento e le nostre forze,l’aiuto dei santi e con gli ammonimenti dei profeti. Saranno sempre le nostre scelte i migliori strumenti per avere quella saggezza indispensabile per ricevere l’energia necessaria per non sbagliare strada.Importantissimo non spegnere il dialogo tra la mente e nostra coscienza che lo spiega bene il suo significato: cum scientia. Immagino anche che la sua radice sia sempre il verbo latino scire. Conoscere. Per conoscere bisogna imparare. Imparare è sapere. Sapere deriva sempre dal latino: sapio. Un verbo che un unica strada: sapienza.La sapienza non è frutto dell’uomo ma il dono più bello di Dio che può dare all’uomo.La sapienza è il diaframma dove avviene la divaricazione tra l’uomo e Dio.Più che un confine rappresenta lo spartiacque da dove partono i sentieri del bene e del male. La location dove entra in campo la coscienza, consapevolezza delle nostre azioni: la scelta di campo, pari ad una partita di calcio. Un piccola premessa per arrivare all’evento di domani sera nella chiesa del borgo San Giuliano.Il protagonista della serata sarà un fraticello di San Giovanni Rotondo pupillo di P.Pio.Parlando di lui non posso che definirlo fratello, un familiare:mi faceva sapere i suoi problemi ed era in grado di risolvere i miei.Nel 1993 il Signore mi ha permesso di risolverne uno anche a lui: non mangiava da tre giorni ed era salito da San Giovanni Rotondo per una radiografia allo stomaco con il suo amico medico e radiologo. Vi debbo lasciare: sono atteso per lanciare la notizia nel telegiornale di una tv, che mi ha visto come telecronista e direttore ai primi passi.Vi aspetto tutti domani sera e vi assicuro che lo ricorderete a lungo questo piccolo evento…per cancellare la paura della “morte “…bruttissima tentazione del male . Fiorello Paci