Angela..un pensiero del molo accolto al suo rientro dal mare da due angeli

Un giorno da ricordare questo 30 Aprile, un  ‘ora per capire il grande valore della fraternità. E’ il  verbo amare all’ora del tramonto sul molo di Rimini vestito a festa per un omaggio al Lavoro dell’odierna giornata del primo di Maggio. Più di una festa del lavoro, il molo sembra più l’isola segreta delle giostre,un idea del paese dei balocchi di Pinocchio: il magico mondo dei bambini dagli scontri delle automobiline alla giostra dei “calcinculo”. Gioia e illusioni suggestioni e ricordi che  si perdono  e si confondono diffondendosi tra il profumo del pesce sui carboni e gli spiedini. Nell’aria di festa il molo non perde  le sue caratteristiche di protagonista di viale della tenerezza e dell’amore.E’ il tappeto volante del cuore che mi trascina lontano nel tempo: Maria Grazia,Dani,le due gemelline che spingono la carrozzella con lo scaricanido che dorme e Chicco  sgambetta tra il babbo e la nonna. La passeggiata del 1° Maggio. In un clima ricco di ricordi  si inserisce una figura di donna, sembra un film. Sola, elegantemente vestita e illuminata dai raggi del sole al tramonto immersa nei suoi pensieri nascosti nella borsa a tracollo sta recitando.  E’ chiaro che sta ritornando verso casa con la sua solitudine.L’osservo mettendomi in ascolto del suo silenzio che cerco di capire. Non le sfugge il sorriso dello sguardo e rallenta incantata dal sole: si ferma, mi guarda, ci osserva. Sto facendo i quattro passi degli angeli dopo il sabato social con un aquilotto del Terminillo. La bellezza del sole inizio del dialogo. – Siete di Rimini ?- la sua curiosità. -Io no, ma neanche lui-  spiega l’aquilotto.Ho notato subito il gran bisogno di quella persona probabilmente amareggiata ma  sorpresa e felice. L’ho letto nei suoi occhi stupiti per aver avuto la fortuna  di aver incontrato due persone contente. Soddisfatte di scambiarsi quattro chiacchiere  per un sabato meno triste sicuramente meno soli. Angela il suo nome. – Lui si chiama Fiorello, non canta scrive era amico di mio marito- ” Anch’io sono vedova da 2000…ma mio marito era bravo…mi ha fatto arrabbiare…aveva tante donne…le mie amiche…sono astiose le donne…ero sarta…poi ho fatto l’albergatrice..mi piaceva ballare. Quando ho smesso di lavorare sono entrata in crisi…mi piace vedere la gente e passo la mia giornata  qui ..ho l’ombrellone…abito a pochi passi da qui.Mi ha fatto piacere incontrarvi, accompagnatemi alla macchina.-Noi l’abbiamo più lontana…sono stanca…ci vediamo domani al Briolini… Angela…se c’è lei sono sicura che verrà anche Fiorello. Ho visto una persona felice del 1931…al tramonto sul molo…la vita un mosaico…riluce e splende se vissuta da comporre ogni giorno una paginetta di gioia.                             Fiorello Paci

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>