A PROPOSITO di Loreto..adesso che ricordo mi spiace di non esserci..l’avevo promesso

…mi sono dimenticato di questo  appuntamento, ne avevo parlato con un Sacerdote di Roma l’avevo accennato ad altre persone.C’è stato un malinteso in quanto ritenevo che fosse un incontro come quello che si terrà a Rimini sabato prossimo tra gli appartenenti di Speranza e Vita dell’Emilia Romagna:lo ritenevo un incontro riservato ai gruppi delle Marche. Mi spiace in quanto Loreto è considerato l’ambiente ideale per gli esercizi spirituali del Clero e della associazioni cattoliche ma c’ un altro motivo importantissimo: ha segnato l’inizio della mia conversione dopo la prodigiosa guarigione di un mio familiare. Anno 1965: mi era stato consigliato dall’Eremita in causa di Beatificazione Don Quintino Sicuro che avevo conosciuto durante la convalescenza del familiare tra i monti dell’appennino: monte Fumaiolo di Balze. Rientrato a Rimini la Domenica successiva sono andato a Loreto e mi sono trovato a tu per tu con la Madonnina nera. In ginocchio un ‘ora intera ed è proprio lì che sono iniziati quegli sguardi tra Cielo e terra complice ( grazie ) ad un Frate speciale: Fra Pancrazio allora responsabile attento della portineria.Addetto al centralino. A rimini mi aveva parlato di lui, Padre pio Delle Piane altro Sacerdote in causa di beatificazione:eravamo molto amici.Era un confratello dei Padri minimi di Piazza III Martiri conosciuti come Paolotti. La causa è ferma e sarebbe opportuno che i giudici ascoltino le ultime testimonianze di questo uomo di Dio,molto vicino a Padre Pio come responsabile del Primo gruppo di preghiera del santo di Pietrelcina che il Signore ha voluto a San Giovanni Rotondo. Cristo crocifisso ha piazzato la sua tenda ai piedi di monte Sant’Angelo sul Gargano che io avevo conosciuto prima di sposarmi. Mi ero dimenticato di quei 15 giorni trascorsi accanto al santo e nonostante le numerose casualità al Nord di scorgere ogni tanto immagini di Padre Pio da Torino a Milano..nel Veneto soprattutto, sono andato per la mia strada e a Rimini Cristo ha sfondato la mia porta di casa. Arrivato allo stremo per la malattia un amico Geometra, oggi sacerdote e papà di sette figli, 4 sacerdoti, parlandogli di chi mi aveva fatto salire alla porta di camera di Padre Pio mi ha detto…”..Fiorello ma anche quello è un santo..oggi in causa anche lui sulla via degli altari: Fra Daniele e sono orgoglioso di aver fatto una lunga testimonianza sulla sua vita. Eravamo come fratelli e appena ho saputo del suo rapporto con il Signore e Maria santissima…nonostante non l’avessi più sentito l’ho cercato al telefono e mi ha detto..” guagliò…Fiorè ma cosa credi che io avrei potuto ricordarti tra le 100000 persone che sono passate di qui..ma io ho seguito i tuoi passi giorno per giorno..preghiamo…Ero disperato..eravamo disperati con mia moglie…. si è incendiata la fede e la speranza e sono tornato a vivere..e quando la situazione valori aveva superato tutti limiti dopo un consulto con un professore di Parma è arrivata una cartolina da San Giovanni Rotondo che parlava di guarigione.. era il mio amico Fra Daniele…sono corso in Ospedale e dal’oblò della sua camera ho visto il Primario e quattro medici sorridere..la febbre era scesa da 40 a 36 appena. era guarito dopo 50 giorni di lotta con la morte. Ha vinto la mediazione della Madonna delle Grazie…il Salvatore Gesù. fra Daniele mi ha fatto scoprire che la morte non esiste…quando scendemmo da rimini per ringraziare il Cielo la Domenica precedente ero stato da solo a Loreto e ho pianto di fronte alla Madonnina nera.Ecco motivo del mio piccolo disagio di nonn essere tra le persone care di Speranza e Vita…da Loreto è iniziato un nuovo cammino di fede e di Speranza…un cammino di gioia se arde il fuoco del Santo Spirito..anche il disagio diventa gioia se si è capaci di offrirlo al Signore..in spirito sono con voi a Loreto.                                 Fiorello Paci

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