L’allargamento di Rimini sul Montefeltro ha modificato senza strappare o stravolgere quel senso di sacralità di una terra che ancora nasconde le tracce Di Francesco e di artisti di santi eremiti e di eroi.Un ricordo ricordo ancora vivo per il mio lavoro di ieri:Mons.Bergamaschi e un bambino di Petrella Guidi.Due personaggi che resistono al logorio del tempo. Il primo un Pastore cordialissimo degli anni 70.Il bimbo invece risale agli anni 60: l’avevo scoperto in una corsia del vecchio Ospedale del reparto Pediatria. Affetto da una gravissima patologia cardiovascolare: la sua pelle aveva un aspetto di color bluastro.Solo in America ci sarebbe stata l’opportunità di farlo uscire dalla malattia. La sua famiglia non disponeva della cifra necessaria.Ricordo di aver scritto un articolo sul giornale bolognese per la locale redazione di Rimini: ” IL BAMBINO BLU’ DEL MONTEFELTRO” con la sua foto vestito da texano informando i lettori sulla possibilità di poterlo salvare. C’è stato un ritardo incolpevole nella pubblicazione, istantanea invece la risposta e solidarietà dei lettori: una raccolta nei vari bar che ha commosso e scosso il cuore di Rimini. La cifra era sufficiente ma il bimbo non era più trasportabile ed è stata di aiuto per la famiglia vicina al bimbo da mesi. Una dimostrazione delle capacità di Rimini che non è solo “divertimentificio”: caratteristica peculiare della gente di mare. Un altra curiosità di Pennabilli : ricordo di aver conosciuto il papà di un giovane ufficiale dei CC. Il personaggio che aveva inventato e realizzato la schedina del Totocalcio: poteva essere ricchissimo per quella scoperta. Credo che nei vari passaggi del progetto non gli sia stato attribuito il merito. E’ quando è successo all’inventore fiorentino del telefono in America: Meucci. Oggi, ricordi a parte, di Pennabilli mi interessavano due aspetti: Il Duomo e il Santuario della Madonna delle Grazie. Il cuore del Montefeltro: immersi nel silenzio all’ora di pranzo.Sia all’interno del Santuario della Madonna delle Grazie che nel Duomo, non si aveva la sensazione di essere due pellegrini in preghiera per le nostre famiglie. Davano l’idea di antiche mura dipinte illuminate dal Cielo armonizzate con cori celesti di Angeli per festeggiare la loro Regina. Il duomo una grande Basilica gremita di anime di nonni e di papà discesi dall’alto in preghiera per figli,nipoti. Il silenzio è musica: scendendo sull’acciottolato è arrivato del profumo di Romagna.Sembrava un passaggio per le catacombe: un locale appropriato all’ambiente medioevale. Un bicchiere di Sangiovese e un gustoso piatto di strozzaprìt per ricordare al Montefeltro che anche loro fanno parte della Ro…magna. Il nome del locale tutto feretrano: Il BEL FICO. Pennabilli un bell’acquisto per la riviera adriatica di Romagna…un’ alternativa turistica da valorizzare. Uscendo dal santuario arrivata è arrivata un amicizia stretta da Lisbona…era Francesca da Rimini de Roma ! Fiorello Paci